2016

Zanetti: «Con Mourinho anni gratificanti»

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E bacchetta Balotelli: «Maglia gettata? Gesto spiacevole»

«Bisogna fare le cose con passione e cultura del lavoro. Ho studiato per il mio nuovo incarico, è una nuova vita per me. L’obiettivo è costruire una società importante con valori importanti», così Javier Zanetti ha spiegato all’Università Cattolica di Piacenza come si è approcciato al nuovo ruolo di vicepresidente dell’Inter.

VALORI E SODDISFAZIONI – L’ex capitano nerazzurro ha parlato poi dei valori che hanno caratterizzato la sua carriera: «Il mio modello è sempre stato mio padre, muratore che faceva tanti sacrifici. Ringrazio sempre i miei genitori per quello che hanno fatto per me. Arrivare nel calcio italiano è stata una fortuna: Passarella mi disse che mi voleva all’Inter e cambia vita. Mi chiedevo se fossi pronto per questa esperienza, avevo dei dubbi, ma sono uno che crede nel lavoro e questo paga sempre». E, infatti, non ha chiuso la sua carriera senza prima vincere la Champions League: «Non potevo andare via senza prima aver dato una grande gioia ai tifosi come quella di Madrid. Gli anni con Mourinho sono stati i più gratificanti e quello è stato uno dei momenti più belli della mia vita».

SCELTE – Infine, ha soddisfatto alcune curiosità: «Maglia gettata da Balotelli? Fu un gesto spiacevole, che un tifoso non può accettare. Gli dicemmo che era un momento importante della stagione. Juventus o Milan? Ho grande rispetto per entrambe. Messi o Maradona? Messi è il migliore al mondo, ma Maradona ha dato tanto alla nostra Nazionale. E’ una fortuna che entrambi siano argentini. Ronaldo o Cambiasso? Il primo è un fenomeno: tu andavi da una parte e la palla dall’altra. Il Cucho è un amico, scelgo lui. Maldini o Totti? Ho sempre ammirato la professionalità di Paolo, siamo amici. Spero che Totti chiudi al meglio la sua carriera».

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