2016
Vampeta: «Preso da Lippi, cacciato via da Tardelli»
«Al primo allenamento mi disse che non mi conosceva, io risposi altrettanto!»
Ricordate Vampeta, ex centrocampista dell’Inter e della Nazionale brasiliana? Quest’oggi è stato intervistato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”, parlando di diversi aneddoti legati alla sua fugace esperienza in nerazzurro, tra Lippi e Tardelli: «Dopo un allenamento, Tardelli, l’allenatore all’epoca appena arrivato, mi disse che non mi conosceva proprio. Io gli risposi che neanche io lo conoscevo e me ne andai. Rimasi 7-8 mesi all’Inter. A chiedere il mio acquisto era stato Lippi, che se ne andò dopo il primo k.o., non Tardelli. Con lui ero demotivato. Avevo delle altre chance in Italia, come Fiorentina e Roma. Sarei potuto andare in Spagna ma finii al PSG».
LE DICHIARAZIONI – Prosegue Vampeta nel racconto: «Poi tornai in Brasile per giocare di nuovo al Corinthians e vincere il Mondiale con la Seleção nel 2002. Entrai con la Turchia al debutto della Nazionale in quella coppa. Allora ricordo tantissimi stranieri all’Inter: Zanetti, Zamorano, Recoba, Cordoba, Frey… Gli italiani invece erano pochi: Pirlo, Vieri, Di Biagio. Diventai amico di Robbie Keane, l’irlandese. Io non parlavo né l’inglese né l’italiano. Ci capivamo a gesti, scambiando qualche parola. Ronaldo? Era infortunato, perse tutta la stagione. Rimase molto tempo in Brasile per recuperare. Però avevamo giocato insieme al PSV nel ’94-95. Una volta andai a casa sua, in un condominio dove abitavano pure Dida, Roque Junior e altri. Ero già sbronzo quando andai a pigliare una bottiglia di vino dalla sua cantina. E me la scolai. Ma era il vino regalatogli da papa Giovanni Paolo II in una visita in Vaticano… Ronaldo si incazzò, voleva che gliela pagassi. Ma il vino sapeva d’aceto…”.