2015
Stankovic: «Mancini? Più di un fratello»
Il club manager dell’Inter a ruota libera a CorriereTV
Dal suo ruolo al pareggio di Palermo, passando per le considerazioni su Mancini e Mihajlovic. A ruota libera Dejan Stankovic ai microfoni di CorriereTV: «Sono tornato a casa, ma in un altro ruolo. Ora sono first team club manager, faccio cioè da collegamento tra la società e lo staff tecnico, cercando di trasmettere la mia esperienza. Palermo? Il pareggio non ci voleva, ma va bene, ora dobbiamo vincere a Bologna. Mancini? E’ più di un fratello maggiore. Mihajlovic? Siamo cugini, come si dice per i derby. Sono contento per lui: anche nelle difficoltà si vede il suo carattere. Chi lo offende con gli striscioni sbaglia», ha dichiarato il club manager dell’Inter.
VOGLIA MATTA – Stankovic ha poi toccato tanti altri tempi, compresa la vittoria in Champions League: «Eravamo tanti over 30, era l’ultimo treno per noi. Mi viene ancora oggi la pelle d’oca a pensarci. Avevamo una voglia incredibile di alzare quel trofeo. Mourinho? Anche se non giocavi, stavi bene in panchina, eri pronto anche se scendevi in campo per pochi minuti. Calciopoli? I nostri punti erano quelli e sono bastati per vincere il titolo. Non abbiamo fatto niente di male e spero che non si verifichi più per il calcio italiano. Guerra in Jugoslavia? Bruttissima, spero non accada mai più. Anche quando ero alla Lazio ci sono stati dei bombardamenti. Io e Sinisa smettemmo di giocare perché pensavamo ai nostri famigliari che erano lì, sono stati mesi terribili per noi. La Jugoslavia unita farebbe paura, servirebbe un ct con le p***e quadrate!».