Lunga intervista al Mancio: «Higuain come Messi. Pirlo? Non ne abbiamo bisogno»

L’Inter viene dalla sconfitta di Napoli contro il Napoli e Roberto Mancini si è parecchio infuriato dopo il posticipo di Serie A. Ce l’aveva con Orsato e anche nei giorni dopo la gara continua a rimanere fermo sulla propria opinione: il primo fallo di Nagatomo non era da giallo e anche il secondo lascia dubbi a Mancini che se l’è presa in tv con De Marco e sostiene che un arbitro non dovrebbe difendere la sua categoria così per partito preso. Mancini se la prende anche coi simulatori: «Noi siamo bravi ragazzi, dovremmo imparare a simulare. Gli arbitri dovrebbero fischiare meno senza farsi influenzare dal pubblico».

DIFFERENZA – Mancini ne ha per tutti, insomma. Il tecnico dell’Inter risponde indirettamente anche a Sarri dopo che questi aveva sottolineato che l’Inter aveva avuto una sola palla gol in tutta la sfida e poi ha analizzato la sconfitta del San Paolo: «Non è come dice Sarri, andare subito sotto ci ha un po’ segato le gambe ma poi la sfida è stata equilibrata e pensavo che ci avrebbero messo di più sotto. Non abbiamo fatto errori noi, noi siamo stati bravi, solo che Higuain ha fatto la differenza». E a proposito di Higuain Mancini riserva elogi speciali per l’attaccante napoletano: «Higuain in Italia è come Messi nel mondo, sta dando al Napoli quello che le altre squadre non hanno».

TITOLO – Si parla anche di squadre pretendenti al titolo in Serie A e Mancini dice di tenere d’occhio la Juventus, una squadra che sta tornando in corsa. Poi c’è anche tempo per la Roma, che Mancini definisce squadra forte ma condizionata dalla città per cui non ci sono mezze misure, o si è in alto o nella polvere. E sul Milan di Mihajlovic? Ecco cosa dice Mancini: «Ci siamo visti più volte per i derby che per cenare assieme. Io al Milan? Non mi hanno mai cercato ma non escludo nulla». Poi si torna a parlare di inter e di obiettivi finali: «Non firmo per il secondo posto, non lo farebbe nessuno sportivo. Stiamo ricostruendo e piano piano torneremo a vincere la Serie A, il lavoro però arriva anche da chi mi ha preceduto. Spero di vincere ma ripetersi dove hai fatto bene è complicato».

CREDERE – «Credere allo Scudetto non costa niente e sognare è la cosa più bella. L’Inter ha storia e tradizione e può giocarsela fino in fondo. I miei stanno facendo un grande lavoro e non si fermeranno fino alla fine. Detto questo il nostro obiettivo è tornare in Champions League, magari col secondo posto» ha continuato Roberto Mancini a Il Corriere dello Sport. Sempre Mancini parla dei possibili innesti per la prossima stagione (potrebbero bastare 1-2 acquisti) e dà un bel 6 come voto alla sua Inter per adesso anche se afferma: «Meglio giocare male e vincere che perdere dando spettacolo. Le critiche non mi danno fastidio, ognuno vede le gare come vuole».

IL CALCIOMERCATO – Infine Mancini ha parlato di calciomercato e ha risposto alle domande sui possibili acquisti dell’Inter sia a gennaio che in futuro. Oltre a dire che cambiare volto a una squadra a gennaio non è mai semplice, Mancini ha parlato di Pirlo affermando che è sì un giocatore forte ma non ne ha bisogno e ancora non ci ha parlato. Infine Mancini ha dichiarato: «Non prenderemo Biglia, forse agiremo in altre posizioni. Bellarabi è forte ma è difficile da prendere a gennaio. I nostri scout sono buoni e conoscono tutti, lavoreranno al meglio. Dybala? Fu il nostro primo obiettivo, anche Perotti ci piaceva ma non è stato facile».