2016
Paolillo: «Thohir, ti do 4 in pagella»
«Per lui l’Inter è business. Per Moratti no, ma non tornerà presidente»
Non lesina nemmeno mezza critica Ernesto Paolillo, storico amministrato delegato dell’Inter nell’era di Massimo Moratti dal 2005 al 2012. Paolillo, che continua ad occuparsi di geopolotica calcistica, pare avere il dente leggermente avvelenato con la nuova proprietà nerazzurra: ad Erick Thohir, come voto, l’ex a. d. dà ad esempio un bel quattro in pagella. Paolillo, che è anhe tifoso nerazzurro, soprattutto critica la scelta del magnate indonesiano di spendere soldi sul mercato infrangendo le barriere del Fair Play Finanziario (che lui stesso aveva creato con la UEFA qualche anno fa). «Da tifoso do quattro all’Inter: la gestione non mi piace e sono molto deluso – ha detto Paolillo oggi in radio – . Thohir è un imprenditore, ma non può fare delle scelte lasciando fuori FIGC e UEFA, come quelle di snobbare il FPF. Pensiamo a tutti i giocatori comprati e non utilizzati: c’è stato un richiamo UEFA che doveva servire a qualcosa, ma così non è stato… Male anche la gestione dei giovani, preferisco un accordo come quello fatto da Juventus e Sassuolo». Parole anche per l’ex presidente Massimo Moratti, ora solo socio di minoranza.
PAOLILLO: «MORATTI NON TORNA» – «Thohir e Moratti coppia di fatto? Secondo l’ultima legge non c’è obbligo di fedeltà (ride, ndr)… Moratti ha fatto tutto per passione, Thohir ha comprato l’Inter per business – le parole dell’ex a. d. a Radio 24 – . Moratti era il primo tifoso ed andava al di là dei propri interessi, arrivando a mettere soldi senza guardare al profitto personale: l’importante era vincere, prendere grandi allenatori e grandi giocatori. Thohir non ha preso l’Inter per lo stesso scopo, pensava che prendendo il club avrebbe fatto un grande affare soprattutto nel proprio paese di origine, ma i duecentosessantaquattro milioni di tifosi di quelle parti vanno fatti rendere come fanno altri grandi club». Chiosa sul possibile ritorno di Moratti presidente: «Non credo tornerà mai presidente, ma gli sconsiglierei di rimanere socio di minoranza e non contare più nulla ormai».