2016
Mancini: «Giocatori come figli, non è semplice»
Giovane età e stranieri in gruppo: due aspetti da valutare
L’Inter ha ottenuto il successo in rimonta contro l’Udinese, nell’anticipo della 35^ giornata, e i nerazzurri di Roberto Mancini si avvicinano a grandi passi al quarto posto, data anche la sconfitta ottenuta dalla Fiorentina contro la Juventus al Franchi. I nerazzurri sperano di poter chiudere al meglio una stagione iniziata al meglio e peggiorata col passare dei mesi. Roberto Mancini, intanto, si è soffermato ai microfoni del TG1 su aspetti più generici, al di là del discorso nerazzurro, e in particolare sulle qualitù necessarie per un tecnico.
ADATTAMENTO NECESSARIO – Queste le parole di Mancini: «Con ragazzi che come età potrebbero essere anche i tuoi figli occorre comportarsi bene, adesso ho 52 anni e ho fatto un po’ di esperienza, avendo iniziato presto, ma non è sempre così semplice anche perché ci sono giocatori che vengono da tante Nazioni e bisogna sapersi adattare». Il tecnico dunque non può occuparsi meramente di campo e di questioni tattiche, occorre anche un complesso lavoro di gestione del gruppo, in particolare dei più giovani.