Il tedesco si lascia poi andare ai ricordi: «Ricordo un gol a San Siro…»

Lothar Matthaus soffre ancora tanto per la sua Inter: a distanza di anni da quando ha giocato in maglia nerazzurra, l’ex giocatore tedesco segue il calcio italiano con la stessa apprensione. Il suo cuore, come sempre, è diviso in due: da una parte i nerazzurri, dall’altra il Bayern Monaco, altro club nel quale ha militato. Nel mezzo c’è tutta la filosofia di Matthaus, che il mondo lo ha comunque girato in lungo e in largo, da atleta ma non solo. Un giudizio sull’annata nerazzurra? «Soffro sempre tanto – dice chiaramente Matthaus – . Peccato per l’Inter, perché era partita così bene questa stagione… Fra gennaio e febbraio ha perso molti punti e non ha vinto tante gare. Ora sta giocando un po’ meglio ma è troppo tardi per un posto in Champions». Già qualche tempo fa, del resto, proprio lo stesso Matthaus non aveva lesinato qualche giudizio non troppo positivo nei confronti dei nerazzurri, che quest’anno hanno ottenuto risultati un po’ troppo altalenanti.

«RICORDO UN GOL…» – Tornando al passato, invece, che è sicuramente più felice: «Ricordo più bello? Il gol al Napoli di Diego Armando Maradona nel match decisivo per lo Scudetto del 1989: venne giù San Siro – il ricordo di Matthaus intervistato oggi per La Gazzetta Sportiva – . Fu il gol che assegnò il titolo. I tifosi in generale sono ciò che mi ha sorpreso di più, sono rimasti di più nel mio cuore, caldi, pazzi… Vecchi compagni? Sono ancora in contatto con qualcuno, per esempio ho incontrato Walter Zenga a Dubai. Ogni tanto mi sento con Beppe Bergomi, mio “collega” che lavora per Sky Italia». Chiosa sul Bayern Monaco che, dall’anno prossimo, verrà allenato da un italiano, Carlo Ancelotti: «Lo ricordo come grande giocatore, ha fatto grandi risultati con ottimi club, ha vinto la Champions col Real Madrid e alcuni suoi giocatori mi hanno detto che non solo è un grande coach ma ha pure un grande cuore, ha buoni rapporti con tutti, anche con chi va in panchina».