2016

Mancini, futuro in 3 giorni: intesa o addio

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A breve l’incontro decisivo: ecco i punti di vista a confronto

E’ tempo di chiarimento finale per Roberto Mancini e la dirigenza dell’Inter: l’incontro di giovedì con Steven Zhang, Ren Jun e Yang Yang è servito per gettare le basi per continuare insieme in un progetto pluriennale, per il quale anche Erick Thohir e Michael Bolingbroke hanno fornito garanzie, ma ci sarà un aggiornamento a breve. L’allenatore è in attesa di una risposta e il fatto che non sia ancora arrivata non lo rende ottimista. L’impressione è che si sia rotto qualcosa tra Mancini e Thohir, oltre che con Bolingbroke. E visto che Suning per ora non intende stravolgere l’assetto dirigenziale, la convivenza si preannuncia difficile. Arriveranno, infatti, solo due figure di raccordo tra Italia e Cina, ma non avranno alcun potere decisionale.

VERSIONI A CONFRONTO – Il fatto di non poter avere un dialogo diretto con i vertici e il non sapere chi prende le decisioni sono fattori che rendono Mancini particolarmente nervoso, oltre al non coinvolgimento sul mercato e al timore di non avere una rosa competitiva. Presto – forse entro i prossimi tre giorni – arriverà, dunque, il momento della verità, a meno che il discorso relativo al futuro non venga rimandato, secondo il Corriere dello Sport, ad ottobre. D’altro canto l’Inter è sicura di aver allestito una rosa competitiva: ha puntellato le corsie esterne, è arrivato un regista (Banega) e con Candreva si può puntare sul 4-2-3-1, arriverà un altro centrocampista tra Joao Mario, Lucas Leiva e Diarra, quindi tutto sommato la dirigenza nerazzurra, come riporta Tuttosport, sa di aver allestito una squadra in grado di competere per la qualificazione in Champions League. I presupposti per dar battaglia alla Juventus ci sono.

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