2016
Inter, la Cina è vicina: stretta a giugno?
Chiudere in tempi brevi è nell’interesse di tutte le parti in causa
Presto una quota del pacchetto azionario dell’Inter finirà in Cina: a breve il soggetto individuato da Goldman Sachs riceverà il via libera dal governo di Pechino per esportare i capitali all’estero e, di conseguenza, stringere l’accordo con Erick Thohir. E’ difficile ipotizzare che i cinesi, presumibilmente il gruppo Suning, investa per acquisire solo il 20% senza avere potere decisionale o qualcosa in cambio. Sul tavolo, dunque, c’è anche il numero delle quote.
TEMPI E NODI – Chiudere in fretta, però, è nell’interesse di tutti i protagonisti: così l’Inter avrebbe nuove risorse da investire nel prossimo mercato, che altrimenti dovrebbe basarsi sull’autofinanziamento. Il vero spartiacque, come riportato da La Gazzetta Sportiva, sarà però novembre, perché in ballo ci sono anche le quote di Massimo Moratti. Si fatica, infatti, a immaginare un assetto con tre teste. Di sicuro al momento c’è la riunione convocata per domani pomeriggio dall’amministratore delegato Michael Bolingbroke, che parlerà con tutto lo staff in sede e probabilmente in videoconferenza con lo stesso Thohir. Ai dipendenti verrà spiegato che non cambierà il controllo del club e che ogni operazione verrà conclusa unicamente nell’interesse dell’Inter.