2016

Inter, dall’assist di Tourè al rebus Mancini

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La permanenza del tecnico è legata al budget per la campagna acquisti

L’agente di Yaya Tourè ha lanciato un ultimatum al Manchester City: «E’ inaccettabile che un campione come lui debba arrivare all’ultimo anno di contratto senza sapere se gli verrà rinnovato. Ha ancora 3-4 stagioni ad alti livelli ed è giunto il momento che il club gli dica cosa vuole fare. L’ideale per lui sarebbe un triennale per chiudere la sua carriera a Manchester, altrimenti le strade si separeranno e se ne andrà senza che il City ci guadagni un soldo. Non andrà in un altro club inglese, ma all’estero sì», ha dichiarato Dimitri Seluk al Sunday Mirror, minacciando di ricorrere alla FIFA, appellandosi all’articolo 17. Segnali importanti per l’Inter, che è in corsa per il centrocampista ivoriano. Ma la società nerazzurra è anche sulle tracce di Widmer: a Marassi è stato avvistato Mirabelli, che in occasione di Sampdoria-Udinese ha visionato il terzino bianconero e Soriano.

INQUIETUDINE – In casa Inter, però, tengono banco le dichiarazioni di Roberto Mancini: «Se per il prossimo mercato servirà la forza delle idee o un ricco budget? Un ricco budget». Una battuta ironica e al tempo stesso una frecciata nei confronti del patron Erick Thohir, con il quale bisogna programmare la prossima stagione. L’anno prossimo deve essere quello del decollo, ma l’Inter non può spiccare il volo con un mercato improntato sull’autofinanziamento e, dunque, la permanenza del tecnico sembra legata al budget che verrà messo a disposizione per la campagna acquisti.

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