2013
Inter, Thohir: «Tifosi, fidatevi, sono qui per vincere!»
Il nuovo proprietario del club nerazzurro si è raccontato per la prima volta da Jakarta.
INTER THOHIR – Una domenica insonne a guardare la sfida contro il Torino per Erick Thohir, che da Jakarta si è raccontato per la prima volta, rivelando il motivo dell’acquisto dell’Inter. Il magnate indonesiano ha cominciato il suo racconto per “La Repubblica” parlando delle impressioni che gli ha fatto la squadra: «Mi piace molto come Walter Mazzarri fa giocare la squadra. Torino-Inter? Gran bella partita. Non ho resistito al buon senso che mi consigliava di andare a letto, visto che stamattina avrei dovuto alzarmi presto. Ma non sono pentito. Alla fine sono rimasto incollato allo schermo quasi fino all’alba. In dieci contro undici, meritavamo di vincere. C’è un bell’equilibrio tra chi ha qualche anno in più e l’entusiasmo dei giovani. Cambiasso e Campagnaro danno sicurezza, come Handanovic, anche se ha solo 29 anni. Ma alle loro spalle c’è l’energia di Juan Jesus, Taider, Icardi e Belfodil, il futuro».
A proposito dell’Inter che ha in mente Thohir ha spiegato: «E’ il mix che vorrei, esperienza e freschezza atletica. Condite da giocatori collaudati come Guarin e Nagatomo. Il mio sogno? Utilizzare di più i ragazzi della primavera che fanno tanto bene nei loro campionati. Ci vuole fiducia. Credo che tanti giovani talenti italiani abbiano diritto alla chance di giocare in prima squadra per dimostrare davvero quanto valgono. Walter Mazzarri? Il lavoro che sta facendo mi piace molto. Ha messo in campo una squadra “exciting”, in grado di divertire. Magari qualche volta si pareggia come ieri. Può capitare pure qualche sconfitta. Ma di sicuro l’Inter quest’anno è bella da vedere. Mi ricordo tante partite noiose con la squadra tutta chiusa in difesa… Lo so che qualche volta bisogna difendersi per portare a casa il risultato. Ma non mi fraintenda. Voglio rassicurare i fan nerazzurri: io vengo a Milano per vincere».
SMS – Poi il tycoon ha mostrato alcuni dei messaggi che si è scambiato con Massimo Moratti: «Cartellino rosso», «Parato! Grande Carrizo», «Guaaarin, gooal!», fino al «Goodnight Bro!».
RETROSCENA – A proposito della cessione della sua quota dei Philadelphia 76ers, squadra di Nba, per concentrarsi sull’Inter, ha ammesso: «Sì. Chiuderò l’operazione la prossima settimana cedendo la partecipazione con un buon utile ai miei partner in quell’avventura. Amo molto lo sport, amo la pallacanestro in particolare. Ma l’obiettivo del mio gruppo adesso è far crescere i nerazzurri e il Dc United, la squadra che ho comprato a Washington. Abbiamo vinto la Us Open Cup che era il nostro grande obiettivo. E io sono contento così».
MERCATO – Non potrebbe parlare Thohir, visto l’accordo di riservatezza, ma qualcosa può rivelarla sullo stato dell’operazione: «Ora è il momento di capire quanto si spende, come sono congegnati gli stipendi dei giocatori, quanta gente lavora in società. Mercato? Si parlerà del futuro dopo che l’accordo sarà concluso, a metà novembre. Ho grande rispetto della storia e della tradizione dell’Inter e di Massimo Moratti».
IN FAMIGLIA – E poi spunta la fede bianconera del figlio Aga: «Sono un padre aperto. E in famiglia rispettiamo le idee di tutti. Sul calcio, poi, non andiamo d’accordo quasi su niente. In Premier League io tengo all’Arsenal e i miei due figli più appassionati di calcio (ne ha quattro in tutto, ndr.) al Manchester United. In Spagna siamo divisi tra Real Madrid e Barcellona. Ogni domenica a mezzogiorno discutiamo per ore al nostro tradizionale pranzo di famiglia. In Italia l’Inter batte la Juve due (io e mio figlio maggiore) a uno».