2009

Inter, Thiago Motta: “Questa volta la finale non la manco…”

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“Sono contento, felicissimo: è bello vedere che, nonostante sia rimasto così tanto lontano dal campo, come è successo a me, la gente non si dimentichi. E’ importante”. Con il sorriso e con soddisfazione, Thiago Motta ha accolto le centinaia di messaggi inviati per lui dai tifosi. Curiosità¡ e domande, cui il centrocampista brasiliano ha risposto in chat su Inter Channel, raccontandosi a tutto tondo con Edoardo Caldara e Roberto Scarpini. Il programma, con la versione integrale dell’intervista, andrà¡ in onda questa sera alle ore 21: un appuntamento da non perdere, all’interno del quale Thiago Motta ha anche spiegato qual è la sua condizione attuale di forma. “Devo proseguire nel lavoro, perchè ancora non sono al cento per cento. Voglio fortemente dare il mio contributo e Abu Dhabi è un momento importante per dimostrarlo. Il sostegno dei tifosi sicuramente mi dà¡ fiducia e forza, anche quando sono in campo. Sono sicuro che ad Abu Dhabi daremo il cento per cento. Il Mondiale per Club è un trofeo importantissimo, che a un giocatore può magari capitare di giocare una sola volta nella vita. Quindi, è davvero un’occasione da non perdere, importantissima per noi, per il presidente Moratti e i nostri tifosi. Ma soprattutto per noi, che non siamo in un buon momento di gioco e di risultati. Se riusciamo a vincere questo trofeo può cambiare tutto”.

Il brasiliano ha poi risposto anche ad alcune domande dei tifosi in chat, ecco le prime che evidenziamo: “I tifosi credono nello scudetto? Anch’io sono fiducioso. Abbiamo passato un momento brutto, difficile, però il campionato è lungo, mancano tante partite e io spero ancora alla fine dell’anno di poter vincere lo scudetto. Sono sicuro che abbiamo la squadra per farlo. Speriamo poi di avere un po’ di fortuna, magari con i giocatori infortunati che tornano nel momento giusto, anche perchè quando siamo al completo siamo una squadra fortissima. Sensazini nel non giocare la finale di Champion League? E’ stato difficile, per tante notti non sono neanche riuscito a dormire: non potevo crederci di non poter giocare, dopo essere arrivato alla finale di Champions, quello che per me era un sogno e un obiettivo, che mi ero posto arrivando in una grande squadra come l’Inter. Alla fine, però, sono stato contento lo stesso, perchè avevamo vinto e io comunque facevo parte di quel gruppo. Ma adesso c’è un’altra finale altrettanto importante e io ci sarò. Non so se giocherò o meno, perchè quello dipende dall’allenatore, però sono a disposizione e se gioco darò il cento per cento. Sono sicuro che tutti faremo molto bene. Ci teniamo tutti a questa Coppa. I sudamericani tengono al Mondiale per Club più degli europei? E’ vero, perchè è il torneo più importante. Il campionato brasiliano, la Libertadores, sono difficili come competizioni ma non vengono guardati in tutto il mondo, mentre quando vai a giocare il Mondiale per Club sai di essere osservato davvero in tutto il mondo, diventa anche una vetrina per qualcuno che magari vuole arrivare a giocare in una grande squadra in Europa. Quindi un’eventuale finale sarà¡ difficile, ma prima di tutto pensiamo alla semifinale, perchè sia i coreani del Seongnam che l’Al Wahda, anche se li conosciamo meno, sono squadre forti. Tornare a vincere è ancora più bello di vincere la prima volta e noi ce la metteremo tutta perchè questo accada. Noi siamo i primi a voler continuare a sognare e a voler continuare a vincere. Non siamo in un momento bellissimo, ma siamo una grande squadra e abbiamo ancora la possibilità¡ di vincere tutto, quindi ci proviamo, convinti che con il ritorno di tanti infortunati le cose saranno diverse. Per quanto riguarda Benitez, è un grande allenatore, e sono convinto che insieme regaleremo gioia ai nostri tifosi. Io sono convinto che il momento no è alle nostre spalle. Noi daremo il cento per cento e vedremo cosa succederà¡, nonostante veda ora qualche squadra che quasi sembra già¡ campione d’Italia (sorride, ndr) o anche d’Europa. E’ normale, per carità¡, è l’entusiasmo, fa parte del calcio, ma io sono convinto che alla fine potremo regalare gioia ai nostri tifosi. I conti si fanno alla fine”.

Motta ha anche parlato dei giocatori che sono stati idoli per lui: “Non solo uno. Per esempio Falcao, poi Cocu, Rivaldo. Comunque, ogni giorno che ho giocato ho sempre cercato di imparare qualcosa, perchè impari dal campione ma anche dalla gente giovane che cresce e lavora con entusiasmo. Ogni giorno, se hai la mente aperte, puoi imparare qualcosa. Come ho detto, ho davvero imparato tanto da tante persone diverse. Se poi devo pensare a un allenatore che mi ha insegnato tantissimo, mi viene in mente Gasperini, un allenatore calcisticamente incredibile. Perchè poi ho magari avuto degli allenatori che magari calcisticamente non erano i migliori però in grado di fare arrivare ad ogni partita anche al duecento per cento per una questione di testa. Mourinho era così, ma non solo lui, perchè anche Rijkaard era uno così, che magari non era calcisticamente parlando uno dei migliori, però è stato nel complesso uno dei migliori allenatori che abbia mai avuto. Da Gasperini, comunque, ho imparato tantissimo, a livello mentale e a livello fisico, oltre che calcistico. Tante cose che mi hanno aiutato tanto per arrivare all’Inter”.

Fonte | Inter.it

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