SERIE A INTER STRAMACCIONI – Andrea Stramaccioni, allenatore dell’Inter, è intervenuto pochi minuti fa in conferenza stampa alla vigilia della sifda con la Sampdoria: «Alcuni obiettivi di gennaio erano per l’immediato, molti invece erano per il futuro: abbiamo provato a fare un lavoro in prospettiva. La società sta facendo le sue scelte, io darò il mio contributo ove rischieto. Mancano dieci partite, l’unica cosa positiva dell’eliminazione dall’Europa League è la possibiiltà di concentrarci solo su queste ultime partite e trovare continuità. Cassano? Giovedì ha dato il massimo e ha speso tante energie in questo periodo. Non giudico le emozioni di Antonio, questa per lui sarà una partita importante per lui. E’ molto amato a Genova. Il rientro di Samuel è fondamentale, sia per il suo valore sia per la sua leadership nello spogliatoio. La nostra evoluzione tattica è passata anche dalla sua presenza, è un’arma in più».

«Io mi sono sempre sentito in discussione, sono arrivato in Serie A con un persorso atipico: le mie pressioni sono quadruplicate perchè sono un’eccezione rispetto agli altri allenatori. L’Inter ha dimostrato di poter raggiungere livelli molto alti, purtroppo ci è mancata la continuità – prosegue Stramaccioni – la partita con il Tottenham ci ha dimostrato di poter lavorare su qualcosa. Non ho mai pensato che i miei giocatori avessero mollato, per questo li ho sempre sostenuti. Ho dato sempre il massimo».

«Non ricordo una partita dell’Inter con la formazione tipo in cui abbiamo fatto male. Probabilmente abbiamo pagato caro i tanti infortuni ma abbiamo sempre reagito. La partita di domenica sarà importante per trovare continuità: sarà difficile ma ci proveremo. La testa incide tantissimo sulle gambe. Guarin? Può giocare da mediano, ma significherebbe ridurre le sue caratteristiche. E’ un centrocampista con caratteristiche di forza ma con spiccate caratteristiche offensive. Reputo soddisfacente la sua prestazione con il Tottenham, rappresenta il termometro del raccordo tra centrocampo e attacco. Kovacic? L’ho fortemente voluto, stiamo lavorando per costruire il centrocampo del futuro. Ha 18 anni e va gestito, ha giocato tantissimi palloni sbagliandone pochi: è una certezza per il futuro».

«La Sampdoria viene da risultati importanti – conclude l’allenatore nerazzurro -,in casa è molto temibile grazie ai suoi attaccanti. Poli? L’ho allenato ed è un giocatore che stimo. Rientrava nei miei piani tecnici ma esistono anche le trattative: non so come sia andata ma sono contento di quello che sta facendo. Le qualità di Icardi sono innegabili ma non è rispettoso parlare del futuro del ragazzo. La classifica? Mancano ancora diverse partite, ci pensiamo più avanti»