2009
Inter, Stankovic: “Dobbiamo essere tutti per uno”
Manca poco alla prima partita del Mondiale del Club che vedrà l’Inter contrapposta ai sud-coreani del Seongnam. Queste le dichiarazioni alla vigilia del match di mercoledì da parte del centrocampista nerazzurro Dejan Stankovic:
“Magari… “. Dejan Stankovic usa un’espressione cara a Carletto Mazzone (allora allenatore dell’Ascoli: “Vincere a Torino contro la Juventus? Magari… “) quando Antonio Bartolomucci, in diretta a “Studio Sport” sui canali Mediaset, gli ripropone il pronostico di Samuel Eto’o (“Drago, segni tre gol e vinciamo la coppa”). Sorride, Stankovic, dalla terrazza dell’hotel che ospita il ritiro nerazzurro. “Magari, magari – ripete -. Ringrazio Samuel per la fiducia, ma chi segna segna, non ha importanza, l’importante è portare a Milano la coppa”.
Giornata di sole (ovviamente) e di doppio allenamento. Il gruppo è tornato folto, unito lo è sempre stato, ma a volte i numeri – nel calcio come nella vita – danno forza. “à? davvero bello – sottolinea Stankovic – ritrovare il gruppo compatto, allegro, deciso; sono questi i particolari che fanno fare il salto di qualità a una squadra. Credo che tutti saremo pronti per la semifinale, anche i compagni ex infortunati stanno facendo tutto il lavoro, gli allenamenti simulano situazioni di gara, poi sarà l’allenatore a decidere chi partirà dall’inizio. L’importante, ripeto, ed essere tutti lì, in campo”.
Gli avversari della semifinale, i sudcoreani del SIFC, sono entrati nella manifestazione vincendo 4-1 contro Al Wahda Sports Club e professano ottimismo. Dicono: non è scontato che vinca l’Inter. Stankovic annusa l’aria, respira, fissa la telecamera. Dice: “à? bello e giusto il loro ottimismo, anche loro hanno fatto un lungo viaggio per arrivare sino a qui, hanno vinto la prima gara, è normale il loro comportamento verbale. Sta a noi, una volta dentro la semifinale, dimostrare chi siamo e dove vogliamo arrivare”.
‘Tutti per uno e uno per tutti’, fa Bartolomucci sottolineando una solidarietà generale nei confronti di Rafael Benitez, che ha attraversato i fiumi della critica per arrivare sino ad Abu Dhabi. E Stankovic risponde: “Perchè no? Dobbiamo essere tutti per uno e uno per tutti per Benitez, per noi stessi, per il presidente, per i nostri grandi tifosi”. Tradotto: dobbiamo essere Inter. Con orgoglio, sempre.
Fonte: inter.it