2019

Inter, Spalletti: «Ancelotti un maestro. Icardi? Credo a quello che dice»

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Le parole di Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, in conferenza stampa, alla vigilia del match in casa del Napoli

Luciano Spalletti, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa prima della trasferta di Napoli. Ecco le sue parole: «Proviamo ad affrontare le partite cercando di portare a casa il massimo. Ci siamo allenati bene. Nelle ultime gare non siamo riusciti a fare tante vittorie ma siamo scesi in campo nel modo giusto. Diventa fondamentale arrivare alla gara nel modo giusto e vuol dire aver fatto le cose, durante la settimana, nel modo giusto, è come ti comporti dentro le intenzioni che hai a fare la differenza. Il lavoro dell’allenatore? L’allenatore è un lavoro bello. A me interessa Ancelotti ora perché è un maestro, lo stimo sotto tutti gli aspetti, uno dei più bravi e più grandi che ci sono stati nel nostro calcio e se devo andare a pensare a qualcosa dell’allenatore penso a lui e a quello che fa fare alla sua squadra».

Prosegue Spalletti: «Icardi è un buon ragazzo e un grande calciatore e se ha detto quello che ha detto a due giornate dalla fine devo dargli retta, e noi andiamo in quella direzione. Lautaro? Mi aspettavo la convocazione con l’Argentina e mi aspetto un ruolo importante. Fare una stagione in un club come l’Inter dà forza, convinzione, conoscenze diverse a tutti e lui si sarà cibato di queste cose nuove e ora è un giocatore ancora più forte di quello che era quando è arrivato. Ha forza e carattere, è un giocatore da grandi club. La stagione? Quest’anno, parlo di atteggiamento, non sempre siamo stati al massimo, l’anno scorso di più, quest’anno un po’ meno e dobbiamo fare dei passettini ma siamo cresciuti, abbiamo lavorato in maniera corretta e dei risultati si sono visti. Il massetto è stato fatto, ora bisogna poggiarci della roba sopra. La gara con il Napoli è importante ma non è Lazio-Inter di un anno fa. Il settlement agreement? Significa aver fatto bene nel presente per un futuro migliore, qualche limitazione l’ha portata, c’è poco da fare. Ora dobbiamo andare in Champions e dobbiamo portare i milioni di interisti che se lo meritano».

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