2018
Nuova difesa, vecchia vita: l’Inter si riscopre impenetrabile (e più buona)
L’Inter ha cambiato quasi tutta la sua difesa ma in pochi mesi è diventata impenetrabile. Ecco le mosse di Spalletti
La difesa, di solito, è il reparto che necessita di maggiore tempo per trovare gli automatismi giusti ed è il reparto che, salvo necessità impellenti, si tende a cambiare di meno. Insomma, una volta trovata la quadra è difficile che si vadano a intaccare dei meccanismi perfettamente funzionanti. L’Inter ha voluto fare dei grandi cambiamenti nonostante quella nerazzurra sia stata una delle difese meno battute della scorsa stagione. Niente riscatto per Joao Cancelo, via Santon, spazio per due colpi a parametro zero come Stefan de Vrij e Kwadwo Asamoah, dentro anche Sime Vrsaljko.
La formazione nerazzurra guidata da Luciano Spalletti ha rivoluzionato completamente la sua difesa titolare, lasciando il solo Milan Skriniar, rispetto a un anno fa, a battagliare nel mezzo. Quella nerazzurra, dopo le prime 10 giornate di campionato, è la difesa meno battuta del campionato con soli 6 gol subiti (la Juventus ne ha subito uno in più) ma è anche la difesa più ‘buona’ la meno ammonita di tutte. Da un mese e mezzo è quasi impossibile segnare all’Inter: ci è riuscito solo Paloschi una sera a Ferrara, mentre un’altra volta è stato un autogol di Skriniar su tiro di Chiesa a scavalcare Handanovic. Prendendo gente di sicuro affidamento è stato più facile per Spalletti rendere più sicura e impenetrabile la difesa. Il mercato funziona. La difesa pure.