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Inter, Sconcerti: «Icardi ingestibile. Milan in vantaggio, è più squadra»

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Sconcerti commenta il derby di Milano, esprimendosi su una possibile risoluzione del caso Icardi e sulla situazione in classifica dell’Inter

Mario Sconcerti commenta l’esito del derby di Milano di ieri sera, che ha visto l‘Inter imporsi sul Milan sia dal punto di vista del risultato (3-2) sia per quanto riguarda il gioco. Ecco l’analisi tecnica dell’opinionista:«Spalletti ha vinto il derby con una buona invenzione: quella di Vecino messo alle spalle di Paquetà, in un ruolo da trequartista-ala. E’ stata la mossa che ha deciso la partita. Vecino ha avuto il merito di segnare il gol che ha rotto l’equilibrio, e lui questi gol pesanti li fa, e poi ha costretto Paquetà ad un lavoro che non sa fare. E così ha tolto un uomo a Gattuso».

I nerazzurri, tuttavia, non convincono il giornalista:«L’Inter è una squadra che deve trovare continuità, ma in questo senso il derby conta persino poco. Se giocasse sempre così sarebbe una grande squadra, ma la domanda è: perché non l’ha fatto finora? Perché non ha giocato a questi ritmi, con questa qualità? Siamo alla 28ª giornata e dell’Inter si conoscono pregi e difetti, sono quelli dall’inizio della stagione».

Sconcerti, infine, resta irremovibile rispetto alla sua opinione sul destino di Icardi e sulla classifica delle milanesi:«La penso come prima, credo che alla fine Icardi verrà ceduto. Ma la cosa che mi interessa è un’altra. E sono le conseguenze che questa storia avrà, per tutti, non solo per l’Inter. Stanno cambiando i rapporti di forza. C’è un giocatore che non è infortunato, anzi sostiene di esserlo, ma si dice offeso e continua a prendere lo stipendio. Mi chiedo se Perisic o Chiesa o Perotti domani facessero lo stesso. Cosa succederebbe? Icardi sta segnando una strada che porta all’ingestibilità del calcio. Finora c’è sempre stata una regola, quella della supremazia della società sul giocatore. Ti pago e tu pensi a giocare. Qui sta cambiando tutto. Chi è favorito per il 3° posto? La differenza tra le milanesi è davvero minima. Vedo ancora il Milan un po’ più avanti, per la continuità del rendimento. L’Inter è meno squadra del Milan, ha più individualità, ma il Milan ha un passo diverso».

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