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Inter-Sassuolo “a porte chiuse”: a San Siro 11 mila ragazzini
Inter-Sassuolo a porte chiuse: a San Siro tutti uniti contro il razzismo, sugli spalti saranno presenti oltre 11 mila ragazzini.
L’anticipo di campionato contro il Sassuolo sarà anche l’occasione per l’Inter e i neroverdi di dire un secco no al razzismo. I nerazzurri hanno lanciato la campagna social “BUU”, acronimo di “Brothers Universally United”, ovvero “Fratelli Universalmente Uniti”. Per sostenere la campagna è sceso in campo lo stesso presidente nerazzurro Steven Zhang, fra i protagonisti del video con il quale il club milanese tenta di sensibilizzare il mondo web, assieme a Javier Zanetti, Luis Figo e al capitano Mauro Icardi.
Sugli spalti, in deroga alla squalifica del terreno di gioco, saranno presenti alla sfida oltre undicimila ragazzini, di cui 4 mila alunni delle scuole di Milano e provincia per l’iniziativa “io tifo positivo”, 3.900 tesserati CSI e 3.500 delle scuole calcio Inter. Ci sarà anche il ministro Bussetti, che ha annunciato: «Porto mia figlia piccola, di 12 anni, perché anche lei deve partecipare a questa festa. Mi auguro che i bambini diano il buon esempio, sostengano le squadre in maniera corretta e che anche i giocatori possano apprezzare il loro tifo».
I ragazzi sugli spalti indosseranno tutti un cappellino con scritto “BUU”. Anche sul terreno di gioco i giocatori delle due squadre diranno “BUU” al razzismo e porteranno una patch speciale sulle maniche delle magliette. Tutti, insomma, sul terreno di gioco e sugli spalti, saranno universalmente uniti per dire no al razzismo e cercare di spazzare via definitivamente il razzismo dal calcio italiano.
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