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Inter Sanchez, ecco il piano per il cileno: sconto dallo United e ingaggio spalmato

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Beppe Marotta sta studiando un piano ad hoc per trattenere Alexis Sanchez all’Inter: ingaggio spalmato e sconto dallo United

L’Inter vuole trattenere Alexis Sanchez a Milano e sta studiando un piano per convincere il Manchester United. Dopo il lockdown il cileno è stato sicuramente l’uomo più in forma tra i nerazzurri e per questo si è meritato la riconferma. La Gazzetta dello Sport spiega i dettagli del piano studiato da Marotta.

Conte sta spingendo per tenerlo in Europa League e per confermarlo anche l’anno prossimo. Ma la trattativa con il Manchester United, con cui Sanchez è legato sino al giugno 2022, non è affatto facile. Il primo accordo tra Red Devils e Inter prevedeva che il 31enne cileno restasse nerazzurro sino a mercoledì 5 agosto, data dello spareggio europeo contro il Getafe. E questa linea è stata confermata sino a tre giorni fa: niente allungamento del prestito in caso di qualificazione di Conte per la Final 8 tedesca.

La dirigenza nerazzurra, però, non si è fermata davanti al muro alzato a Manchester: la trattativa va avanti e Antonio ci conta eccome. Lo United non vuole rinforzare una diretta concorrente per l’Europa League ma dall’altra parte sperano che la loro strategia serva a fare pressione per spingere l’Inter (ma anche la Roma con Smalling) a comprare Sanchez a titolo definitivo. A Manchester vorrebbero evitare un altro prestito a peso d’oro e togliersi definitivamente il cileno dal libro paga, visto quanto è costato in questi anni. Alexis ha ancora un ingaggio mostruoso: 12 milioni a stagione.

Quindi ecco il piano di Marotta. Lo United ha messo il cartellino del prezzo per la vendita definitiva: 20 milioni. Una cifra considerata alta da Suning, che punta a ottenere uno sconto (10-15 milioni?) per potere finalizzare l’affare. Il giocatore ha già detto che vuole rimanere a Milano. C’è, però, il problema dello stipendio. I più pagati dell’Inter sono Lukaku ed Eriksen, che con i bonus arrivano a 9 milioni: è impensabile che Alexis resti a 12 milioni. L’idea dei dirigenti interisti è quella di spalmare l’ingaggio per incidere di meno sulle casse del club, sfruttando anche il decreto crescita di Renzi che permette di beneficiare di uno sconto del 30% sui soldi da versare al giocatore.

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