Le pagelle: Inter-Roma

L’ennesimo partitone di un Pitbull sempre più leader. Nella Roma male Florenzi e Pjanic, grave l’incertezza di Szczesny

Terminata da pochissimo Inter-Roma, scontro al vertice valido per l’undicesima giornata del campionato di serie A TIM 2015/2016. Finisce 1-0 per l’Inter grazie ad una clamorosa bordata di Medel al 30′ del primo tempo su bel passaggio di Jovetic. Il massimo del risultato (3 punti e primo posto in classifica) col minimo dei gol segnati e dei tiri indirizzati nello specchio della porta avversaria. Sull’altro versante una Roma vanitosa e sciupona che ha premuto i nerazzurri per gran parte della gara, ma ha pure passato troppo tempo a specchiarsi nel laghetto di Narciso quando il suo allenatore francese desiderava solo che la palla oltrepassasse Handanovic. «Siamo stati bellissimi, ma troppo poco incisivi. Però giocando così ci rifaremo nel corso del torneo», il sunto di Garcia in sala stampa. A San Siro, dunque, è tornato di botto il trend degli 1-0 interisti guadagnati mettendoci il cuore e sfruttando le ripartenze. Un gran bel trend visto che, nella notte di Halloween, l’alchimista Mancini può guardare tutti i suoi colleghi dall’alto in basso. Procediamo spediti con le nostre pagelle…

INTER: Handanovic 7, D’Ambrosio 7 (78′ Ranocchia SV), Miranda 6, Murillo 6, Nagatomo 6, Guarin 6,5, Medel 7 (51′ Kondogbia 6), Brozovic 6, Ljajic 6, Jovetic 6,5 (65′ Palacio 6), Peresic 6. All.: R. Mancini.

ROMA (4-3-3): Szczesny 5, Maicon 6,5, Manolas 6, Rüdiger 6, Digne 6,5, Florenzi 5,5 (64′ Iago Falque 5,5), Pjanic 5,5, Nainggolan 6,5, Salah 6,5, Dzeko 6 (77′ Vainqueur SV), Gervinho 6,5 (83′ Iturbe SV). All: R. Garcia.

INTER – IL MIGLIORE
Gary Medel 7 – Concedetemi una bestemmia, ma altre cinque o sei gare di fila giocate così e vedrete che qualche collega comincerà a scrivere di “nuovo Zanetti”. L’anima di quest’Inter, rivoluzionata alla vigilia da Mancini, è sempre questo cileno d’acciao che stanotte sblocca e mette in ghiaccio la partita con un siluro da 25 metri, lotta in mezzo al campo come se fosse sempre Copa America e si congeda al 51′ meritandosi l’applauso caloroso dei 60mila di San Siro, compreso qualche sportivo romanista. Imprescindibile.

INTER – IL PEGGIORE
Nessuno – In una gara giocata col coltello tra i denti – nel secondo tempo l’Inter pareva in trasferta al Camp Nou o all’Old Trafford tanti e tali sono stati gli affondi giallorossi – nessuno tra i nerazzurri sfigura o incappa in brutte figure. E la troppa pressione romanista? Beh, i campionati si vincono anche passando attraverso sofferenze del genere… 

ROMA – IL MIGLIORE
Yao Kouassi Gervinho 6,5 – Nel trio delle meraviglie giallorosso, il trecciolone ivoriano pare quello che ci creda di più rispetto ad un Dzeko che, come la marea, alla lunga si ritrae ed un Salah troppo individualista quanto bello da vedere. Le scorribande di Ge Ge, condite dai suoi dribbling, sono una goduria per gli occhi, ma la mira andrebbe rivista. Sempre la solita, vecchia storia…

ROMA – IL PEGGIORE
Wojciech Szczesny 5 – Di grosse delusioni, nella Roma di stasera, ce ne sono almeno due da circoletto (giallo)rosso: Florenzi e Pjanic (quest’ultimo addirittura espulso), alias i grandi assenti della mediana ‘made in Garcia’. Però ci permettiamo di infierire sul numero 25 polacco, senonché estremo difensore, in quanto sulla cannonata di Medel parte con mezzo secondo di colpevole ritardo. Errore grave visto che stiamo parlando di un portiere che lotterà fino all’ultimo in una squadra da scudetto e l’Inter, su quell’exploit improvviso, ha cementato il suo successo finale.

Marcatori: 31′ Medel

Ammoniti: 41′ Pjanic, 59′ Guarin, 69′ Handanovic, 77′ Palacio, 91′ Ljajic, 94′ Digne

Espulsi: 73’Pjanic

Arbitro: Rizzoli di Bologna.

INTER (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio (78′ Ranocchia), Miranda, Murillo, Nagatomo; Guarin, Medel (51′ Kondogbia), Brozovic; Ljajic, Jovetic (65′ Palacio), Peresic. All.: R. Mancini.

ROMA (4-3-3): Szczesny; Maicon, Manolas, Rüdiger, Digne; Florenzi (63′ Iago Falque), Pjanic, Nainggolan; Salah, Dzeko (77′ Vainqueur), Gervinho (83′ Iturbe). All: R. Garcia.