Coppa Italia
L’Inter si ritrova, ma questa Coppa Italia emoziona meno del curling
Hanno preso il via i quarti di finale della Coppa Italia: l’Inter batte agevolmente la Roma ma le polemiche non mancano
La mezza settimana dedicata alla Coppa Italia si è aperta sotto il segno dell’Inter, prima qualificata alle semifinali dopo aver superato la resistenza, si fa per dire, della Roma. Nella serata del ritorno di José Mourinho di fronte al pubblico che lo ha amato (e ancora lo ama) come pochi, i nerazzurri evitano abilmente di cadere nella trappola della depressione post derby.
Due reti meravigliose di Dzeko e Sanchez hanno sancito la superiorità nerazzurra sin dai primi istanti e l’insipienza giallorossa. Zaniolo e compagni competitivi solo nella mezzora centrale di gara, troppo poco per immaginare di espugnare San Siro. E così il Biscione ritrova morale alla vigilia del delicatissimo mini ciclo che comprenderà Napoli e Liverpool nei prossimi sette giorni. Con l’amarezza dell’infortunio alla caviglia di Bastoni, costretto ai box per qualche settimana.
Ma nel complesso è una Coppa Italia che continua a non stuzzicare, al netto di un tabellone finale che mette di fronte tutte o quasi le big del nostro calcio. A far riesplodere una polemica già sollevata da altri in tempi recenti ci ha pensato Maurizio Sarri alla vigilia della sfida che opporrà la sua Lazio al Milan.
«Spiace che la competizione sia una delle più antisportive del mondo con un sorteggio che non si sa quando viene fatto, dove viene fatto. Competizione fatta palesemente per far arrivare le big avanti». Parole che non avrebbero bisogno di spiegazione alcuna, ma di un commento sì. Ed è difficile, oggettivamente, contestare il pensiero del tecnico toscano.
La Coppa nazionale naviga da ormai troppi anni senza una reale identità e credibilità, senza brividi e senza fantasia. Se un qualunque martedì di febbraio ci ha emozionati di più per il curling che per il calcio, qualche domanda bisognerà porsela.