2009

Inter, Prisco jr: “Facchetti non ha commesso alcun illecito”

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MILANO – (ilsussidiario.net) “Mio padre avrebbe chiuso lo scontro di questi giorni sullo scudetto del 2006 con una battuta? Ma nemmeno per sogno…”. Luigi Maria Prisco non usa tanti giri di parole spiegando, in esclusiva per ilsussidiario.net, cosa avrebbe detto suo padre Peppino per rispondere agli attacchi che hanno investito il mondo nerazzurro. “E’ una questione serissima e l’avrebbe affrontata con tutta l’attenzione necessaria, mettendosi al lavoro per difendere l’onore e l’onorabilità  della storia nerazzurra. Era nel suo stile fare battute, ma per cose di minor gravità  rispetto a questa”.

Avvocato, Inter nel ciclone e accusata di illecito sportivo: che ne pensa?

“E’ una situazione molto sgradevole. Viene accusata di illecito sportivo ma c’è illecito e illecito. Bisogna ascoltare e leggere con attenzione cosa emerge dalle intercettazioni e cosa dicono Moratti e Facchetti. Può capitare e credo sia normale che un designatore abbia cordialità  con le grandi squadre, rispetto alle piccole”.

L’Inter però sembra rischiare grosso…

“Negli ultimi 5 anni è stata la squadra più forte e temuta, sia in Italia che all’estero. Ha vinto tutto quello che c’era da vincere. Questo è un dato di fatto oggettivo, che nessuna giustizia sportiva potrà  togliere o far venir meno. Nella peggiore e più denegata delle ipotesi andremmo a 17 e il 18 lo riconquisteremmo a breve”.

Molti hanno speso parole per difendere la memoria di Giacinto Facchetti. Suo padre lo avrebbe difeso?

“Si difende una persona solo quando questa ha compiuto qualcosa. Facchetti non ha fatto nulla di illecito. Non era il tipo da avere certi atteggiamenti”.

Passano gli anni ma la parola “fine” sembra non arrivare mai…

“Per la Juventus è una ferita aperta. Quello che fa arrabbiare di più i bianconeri non è aver perso due scudetti, ma il fatto che uno sia finito ai nerazzurri”.

La Juventus però sta pagando pesantemente quelle decisioni…

“Non hanno più quella certezza, che avevano un tempo, di essere la squadra più forte. Il loro nervosismo si autoalimenta: finalmente capiscono cosa vuol dire non lavorare con tranquillità . Ci vorrà  ancora del tempo prima che si riprendano”.

Non un bel clima comunque…

“In Italia si preferisce litigare, si cerca lo scontro piuttosto che voltar pagina. Succede in politica, succede adesso anche nel calcio. Poi siamo in estate, le notizie sono poche e tutto viene enfatizzato”.

Fonte: Inter.it

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