2017

Ecco perchè Gabigol non gioca: modello Pjaca 2.0

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Pagato 30 milioni di euro in estate e presentato in stile Ronaldo, Gabigol sembra essere finito ai margini dell’Inter. Ma è davvero così, parliamo di un bidone? No, sono diverse le spiegazioni dello scarso utilizzo del classe 1996, sintetizzando possiamo definirlo un Pjaca 2.0: ecco perchè

La stagione 2016/2017 dell’Inter può essere definita come la stagione del caos. Quattro allenatori diversi (Mancini, de Boer, il traghettatore Vecchi e infine Pioli), dirigenza rinnovata e diverse querelle interne, basti pensare alla polemica suscitata dall’autobiografia di Mauro Icardi. Ma ciò che ha creato e sta creando più clamore è il ‘caso’ Gabigol: arrivato in estate dal Santos per 30 milioni di euro, dopo aver disputato e vinto un’Olimpiade con il Brasile da protagonista, Gabriel Barbosa non ha quasi mai messo piede in campo con la compagine meneghina. Soprattutto dopo una sontuosa presentazione targata Pirelli, che ai più ha ricordato la conferenza stampa di presentazione di Ronaldo del 1997.

 

L’ATTESA, LA VOGLIA DI STRAFARE E L’AMORE DEI TIFOSI – E’ subito stata voglia di Gabigol: attratti dal talento del brasiliano e dalla sua spiccata personalità, i tifosi hanno invocato l’utilizzo del classe 1996 a più riprese. Risultato? 50′ in Serie A e 72′ in Coppa Italia, le briciole. E la domanda può anche sorgere spontanea: sarà mica un bidone? Nei pochi minuti giocati il giovane di Sao Bernardo do Campo non è riuscito ad evidenziare le sue qualità, provando a convincere Stefano Pioli con delle giocate ad effetto: rabone, doppi passi e tunnel. La voglia di strafare prevale sulla lucidità e sulla concretezza richieste dal tecnico di Parma, che in una stagione partita male e raddrizzata ottimamente non può permettersi di puntare su un giovane di bellissime speranze e di privarsi dell’esperienza di Candreva o Perisic. Comunque sia, i colpi ‘da brasiliano’ fanno innamorare la tifoseria del Biscione, che ha ormai adottato Gabriel Barbosa…

MODELLO PJACA 2.0 – Attenzione, l’obiettivo non è quello di paragonare le qualità di Gabigol a quelle di Marko Pjaca, esterno offensivo della Juventus. Ciò che va sottolineato è il programma di crescita simile che i due club sembrano aver riservato ai due calciatori: Gabigol e Pjaca, pagati molto e poco utilizzati. Classe 1995, Pjaca è stato acquistato per 22,5 milioni di euro dalla Dinamo Zagabria dopo un Europeo positivo con la Croazia ma, anche a causa di un infortunio che lo ha tenuto fermo ai box per qualche settimana, non è riuscito ad imporsi nell’undici titolare della formazione di Massimiliano Allegri: 183′ in campionato e 26′ in Champions League. Questa comparazione prevede ovviamente delle differenze e delle unicità, sia in favore di Gabigol che a suo sfavore.

 

GABIGOL E PJACA: IL CONFRONTO – Oltre la giovane età, rispettivamente 21 e 22 anni, Gabigol e Pjaca sono accomunati dalla folta concorrenza nelle rispettive rose e dal difficile ambientamento in piazze così importanti. In favore dell’ex Santos, bisogna sottolineare che è più facile ambientarsi in una realtà vincente e dove funziona tutto alla perfezione come quella juventina (vedasi la crescita esponenziale di Paul Pogba), rispetto ad una realtà in cui cambiano continuamente gli allenatori e dove i risultati non sono all’altezza delle aspettativi. E’ anche vero però che se un club come l’Inter investe 30 milioni di euro per un potenziale top player, quest’ultimo deve essere subito a disposizione per incidere e fare la differenza (Gabriel Jesus al Manchester City ad esempio); la Juventus, vista la qualità eccelsa della rosa, può anche permettersi di aspettare un giovane anche se pagato molto. In conclusione: Gabigol non è un bidone, come non lo è Pjaca (anzi, è un po’ ingiusto che ci si concentri unicamente a parlare del ‘mistero’ Gabigol…), e ci sono delle motivazioni precise dietro il suo scarso utilizzo. Detto ciò, meno giocate da circo e più sostanza non farebbero male al buon Gabriel Barbosa Almeida…

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