2014

Inter, Palacio: «Rinnovo? Nessun problema, poi però…»

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L’attaccante nerazzurro vuole restare, ma pensa anche ad un ritorno in Argentina.

CALCIOMERCATO INTER PALACIO – Cresce l’attesa per l’anticipo della 26esima giornata di campionato in programma all’Olimpico tra la Roma e l’Inter. Un esame di maturità per la squadra di Walter Mazzarri, come ha ammesso Rodrigo Palacio: «Sì, perché è una partita molto importante su un campo difficile contro una delle squadre migliori d’Italia. Noi abbiamo perso molti punti stupidamente, mentre la Roma ha sprecato meno occasioni e giocato meglio. Anche noi abbiamo tanta di qualità, però loro, avendo vinto tante partite, hanno acquistato molta sicurezza e quindi giocano meglio», ha dichiarato l’attaccante nerazzurro ai microfoni di “Tuttosport”.

LA SVOLTA – Palacio ha parlato poi dell’arrivo di Hernanes e della vittoria sulla Fiorentina: «Ha portato “aria fresca” alla squadra e ci ha dato qualcosa in più sul piano della qualità: Hernanes è un grande giocatore, uno che può fare la differenza. Fiorentina come svolta? È stata senza dubbio la miglior partita che abbiamo fatto in campionato contro una squadra che crea difficoltà a chiunque e, per di più, giocando fuori casa. Avremmo potuto anche segnare più gol, come accaduto poi col Cagliari quando abbiamo pareggiato. Certo, l’ideale sarebbe giocare sempre come a Firenze».

NESSUN ALLARME – L’argentino ha poi analizzato il suo momento: «Mi piace quando la squadra ha un atteggiamento più offensivo per avere più opzioni per fare gol. I miei numeri sono nella media delle scorse stagioni. L’importante per me è continuare ad avere occasioni, i gol poi arriveranno. Io come Cavani? Il mio modo di giocare è così, non posso farci nulla… Forse il paragone nasce dal fatto che entrambi lavoriamo molto per i compagni: ma l’importante per me non è segnare, ma che vinca l’Inter. Io rigorista? No, è Diego. Se in campo non c’è Milito, tocca a me tirare i rigori».

ARBITRI – Inevitabile il discorso sugli arbitri ed in particolare il dato che parla di nessun rigore avuto a favore: «Credo comunque che ci siano state almeno tre, quattro occasioni nelle quali avrebbero potuto darci un rigore e non lo hanno fatto. Certo è una situazione che non ti aiuta soprattutto quando la partita è in bilico, anche perché non ci fischiano mai un rigore a favore, ma, quando ci sono, ce li fischiano contro…».

OBIETTIVI – Il “Trenza” ha parlato poi della rincorsa all’Europa: «Il nostro obiettivo è arrivare più in alto possibile in classifica. Però anch’io credo che abbiamo assolutamente bisogno di giocare in Europa. Mazzarri un “martello”? Sì, è un allenatore che ti chiede tantissimo durante la settimana quando prepari le partite. Il suo modo di lavorare è il suo punto di forza. Ci stiamo adattando al suo gioco, a volte ci riusciamo, altre meno e dobbiamo cercare di trovare più regolarità».

JUVENTUS – Un commento poi sul dominio bianconero in Italia: «La Juve ha un gruppo consolidato, un sistema di gioco ben definito e ha lo stesso allenatore da parecchi anni. In Italia, loro rappresentano quasi la perfezione. Qui abbiamo un allenatore nuovo che ha cambiato sistema di gioco quest’estate e in gruppo ci sono giocatori arrivati da poco. Quindi, per arrivare al livello della Juventus, c’è bisogno di più tempo. Tevez? Con Carlitos ci ho giocato nel Boca, è un giocatore di grandissima classe che sta facendo molto bene nella Juventus. Del resto lui è abituato perché in carriera ha sempre giocato in squadre molto importanti».

FUTURO – Infine, sul suo futuro e su quello del capitano dell’Inter: «Credo che continuerò a fare qualcosa legata al mondo del calcio ma non ho ancora ben chiaro il ruolo. Di certo non farò l’allenatore… magari il vice. Rinnovo? Ancora non siamo arrivati a un accordo, stiamo discutendo. Ma sono sicuro che tutto si concluderà bene. Ho voglia di rimanere e l’Inter vuole che io rinnovi. Boca Juniors? Sì, tornerò a giocare in Argentina, possibilmente in una delle squadre nelle quali ho giocato. Poi bisognerà vedere chi mi vorrà quando sarà arrivato quel momento. Perché il Boca è un club molto grande e non è detto che per me ci sia ancora spazio. Inter senza Zanetti? Sarà molto strano, anche in Argentina conoscono molto l’Inter grazie al fatto che ci abbia giocato lui in tutti questi anni. Quando dovremo uscire dagli spogliatoi senza di lui, sarà una cosa nuova, quasi difficile anche da pensare. Io futuro capitano? No, non ci sono tagliato. L’ho fatto al Genoa, ed è una cosa bella, però capitano ci nasci e io proprio non mi ci vedo».

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