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Inter, Oaktree fa sul serio tra dialogo e presenza: le parole chiavi della dirigenza nerazzurra
La dirigenza nerazzurra continua a lavorare con serietà tra certezze presenti e ambizioni future
L’Inter ha subito importanti modifiche da quando la nuova proprietà di Oaktree è salita effettivamente al potere. Alejandro Cano e Katherine Ralph sono le due figure di riferimento per i nerazzurri e sono quotidianamente in contatto con la dirigenza e con il mondo nerazzurro. Di seguito, l’approfondimento de La Gazzetta dello Sport.
PRESENZA FISSA E DIALOGO CONTINUO – «Se cercate l’anima di Oaktree nel cuore dell’Inter, non sarà difficile trovarla: la proprietà nerazzurra è un fondo californiano con sede a Los Angeles e uffici in tutto il mondo ma dallo scorso maggio – da quando cioè si è messo al timone del club – in poi è presenza fissa nella quotidianità dei campioni d’Italia. Basterebbe già questo aspetto a marcare uno stacco deciso con il passato recente, ovvero l’ultimo anno della gestione Zhang, filato via tra riunioni virtuali e videoconferenze da un capo all’altro del mondo. Con Oaktree la musica è cambiata, ed è cambiata da subito, perché i manager dell’azionista di maggioranza hanno optato per la vicinanza. Di gestione, ovviamente, ma anche nel senso più fisico del termine. E così, nei corridoi del decimo piano della sede interista, circa due-tre giorni a settimana, i dirigenti della società si mescolano ai manager della proprietà: il confronto è all’ordine del giorno».
SPRINT PER LO STADIO – «E si dialoga in italiano, perché sia Alejandro Cano, spagnolo, che Katherine Ralph, britannica (sposata con un italiano), sfoggiano una padronanza pressoché perfetta della nostra lingua. I due managing director di Oaktree sono i “frontman” del team che si occupa dell’Inter: entrambi seguono in prima fila la questione stadio, terreno sul quale la nuova proprietà ha impresso una spinta decisa (altro stacco con il passato) come ha ricordato in più di un’occasione il presidente Beppe Marotta. Cano e Ralph, non a caso, erano presenti all’incontro di mercoledì scorso con il ministro della Cultura Alessandro Giuli, alla presenza del ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, insieme all’ad Corporate nerazzurro Alessandro Antonello, ai rappresentanti del Milan, il sindaco di Milano Sala e la soprintendente per Milano Carpani».