2014
Inter: rebus Podolski, ma c’è Layun
Intanto è stato bocciato M’Vila: è in uscita
Partito per Londra con il sì di Lukas Podolski, il direttore sportivo Piero Ausilio pensava che fosse una formalità l’acquisto dell’attaccante tedesco, ma si è dovuto scontrare con il muro dell’Arsenal, che, a fronte del contratto fino al 2016 con Podolski, ha chiesto 2,5-3 milioni di euro per la cessione in prestito oneroso, rifiutando la formula del prestito secco con riscatto a 6 milioni di euro. L’Inter, dunque, si è ritirata, ma non del tutto, perché si riaggiornerà in settimana mentre Podolski lo farà domani con Arsène Wenger. L’occasione potrebbe essere utile per discutere di un’eventuale buonuscita, visto che all’Arsenal percepisce 6,6 milioni di euro e l’Inter ne offre 2 bonus compresi.
LE ALTERNATIVE – Doccia gelata comunque per Roberto Mancini, che nel frattempo ha visto sfumare la pista Alessio Cerci. Inquieto il tecnico nerazzurro, per nulla entusiasmato dall’ipotesi Salah (Chelsea). Intanto è spuntato Miguel Layun, terzino sinistro classe ’88 dell’America che può giocare anche come esterno alto. Considerato l’intenzione di non rinnovare il contratto a Jonathan, la società nerazzurra sta pensando ad uno scambio con Ruben Botta, finito ai margini nel Chievo Verona. Sono salite le quotazioni di Januzaj (Manchester United), mentre sullo sfondo resta Afellay (Olympiacos, ma in prestito dal Barcellona).
LE ALTRE PISTE – Rinforzi previsti anche per il centrocampo: oltre ad avere il sì di Lassana Diarra (Lokomotiv Mosca), l’Inter può vantare anche quello di Lucas Leiva (Liverpool), che potrebbero arrivare insieme, visto che oltre a Fredy Guarin è stato bocciato anche Yann M’Vila, proposto ai Reds, QPR e cercato dal Rennes. Diarra, che si è sottoposto positivamente alle visite mediche, potrebbe firmare un contratto di sei mesi con opzione per la stagione successiva, visto che sta per risolvere le pendenze con il club russo. E’ stato proposto Etienne Capoué, regista del Tottenham. In uscita Alvaro Pereira, che ha rotto con il San Paolo ed è in bilico tra River Plate e Estudiantes. Al lavoro, invece, il direttore generale Marco Fassone sull’asse Milano-Nyon per ammorbidire l’Uefa e la possibile sanzione in arrivo.