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Inter, Napoli, Roma: ne rimane solo una?

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Terza giornata con Inter, Napoli e Roma in vetta: ma occhio al primo allungo solitario, non è mai quello decisivo per lo Scudetto

Inter, Napoli e Roma in testa alla classifica. In una giornata di scontri diretti, ci sarà il primo strappo del campionato? Chi rimarrà in testa tra Inzaghi, Spalletti e Mourinho?

Una parte della risposta ce l’hanno anche Sarri, Italiano e Allegri. Con la speranza che Lazio-Inter, Fiorentina-Napoli e Juventus-Roma permettano di dire che la Serie A sa regalare occasioni di spettacolo e grandi emozioni.

A leggere le quote della scommesse – che sintetizzano in formule numeriche l’opinione prevalente del pubblico – alla fine della terza giornata in testa alla classifica ci sarà una coppia, Napoli e Inter, con una leggera preferenza per Lukaku e compagni, nonostante l’anno scorso abbiano pagato dazio all’Olimpico con la Lazio. Quanto alla Roma, la Juve è accreditata di una vittoria, più per l’effetto Stadium che per la stretta attualità: i bianconeri vincono sempre contro i giallorossi, unico successo nella stagione di Sarri a scudetto già acquisito, anzi festeggiato proprio in quella serata. A guardare i numeri storici, perciò, dovrebbe essere arrivato il momento del pareggio, visto che all’Allianz ancora non si è verificato.

Quand’è che negli ultimi 3 anni (uno scudetto a testa per Juve, Inter e Milan) c’è stato il primo allungo in solitaria? E poi, è un segnale vero di ciò che succederà in seguito? In tornei come Ligue 1 o Bundesliga sì, ma lì c’è un monopolio di fatto e non stupisce che Psg o Bayern dopo appena 3 giornate guardino tutte dall’alto in basso. Semmai stupisce di più che l’Arsenal sia l’unica squadra a punteggio pieno in Premier. E chissà che i Gunners non si rendano protagonisti di una stagione di vertice, che manca dal 2° posto del 2015-16, dove peraltro le gerarchie abituali vennero stravolte dalla corsa del Leicester che staccò i londinesi di ben 10 punti (proprio dopo la vittoria Arsenal nello scontro diretto del ritorno: invece del balzo in avanti decisivo portò all’uscita di scena dalla lotta per il titolo).

Torniamo alla Serie A. Tre anni fa, in una situazione simile all’odierna, con 3 squadre accomunate sulla vetta, l’Inter scattò solitaria battendo l’Udinese grazie a un gol di Sensi. Un successo non entusiasmante, ma sufficiente per dire che la prima Inter di Conte avrebbe partecipato da protagonista, cosa peraltro più che attesa dato il curriculum del suo allenatore.

Nell’anno successivo, lo scudetto sarebbe arrivato in casa Inter, con un cammino in crescita durante l’anno e insostenibile per la concorrenza. Il primo squillo arrivò alla quarta giornata, quando la sua rivale accreditata la sconfisse nel derby per 2-1 (doppietta di Ibrahimovic e gol di Lukaku). Un allungo, quello del Milan, che diventò una vera e propria fuga, tale da portarlo a chiudere in testa il girone d’andata, per poi lasciare la vetta ai cugini alla terza di ritorno e scoprire di non avere il fiato necessario per rincorrerli.

Infine, l’esempio più recente, lo scorso campionato vinto dal Milan. A issarsi da solo in testa alla classifica alla quarta giornata è il Napoli che senza compagni ci resterà fino alla nona. Come è andata a finire, lo sappiamo. E vedendo che se scatta l’Inter vince la Juve, se scatta il Milan vince l’Inter e se scatta il Napoli vince il Milan, viene da osservare con curiosità l’intero weekend: se in testa ci sarà solo uno, avremo già il primo nome di “sicuramente” non conquisterà il campionato 2022-23…

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