2009

Inter, Mourinho: “Voglio portare la Champions a questo club”

Pubblicato

su

L’allenatore dell’Inter, Josè Mourinho, ha rilasciato la consueta conferenza stampa alla vigilia della partita contro il Barcellona nella gara di ritorno della semifinale di Champions League. La squadra nerazzurra parte dal 3-1 dell’andata e dovrà  difendere il risultato in un Camp Nou che si preannuncia infuocato: “Se il Barcellona ha paura? E’ difficile per me commentare perchè non lo so, i giocatori sono liberi di dire quello che vogliono. Non è un problema per me, ma commentarlo è difficile perchè solo loro possono dire cosa pensano. Non è la mia preoccupazione, sono qua per giocare una partita, che è importante, ma è una partita come le altre. Come sta Sneijder? Sta bene e giocherà . Vedremo se giocherà  novanta minuti al top. Quel piccolo problema che ancora ha non gli darà  fastidio per giocare. Ha tanta voglia di giocare, ma è difficile per me, ci sono altre partite decisive molto vicine, ma devo rischiare. Questo è il ritorno di una semifinale, domani si decide chi va in finale. Ci sono ancora novanta minuti da giocare, tutto finisce domani. E’ sicuramente più importante dell’andata, ma è sempre una semifinale, non una finale. La formazione? Siamo una squadra che non cambia tanto. Quando cambio è per fare turnover con chi è stanco. Direi: Julio Cesar, Maicon, Lucio, Samuel; Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Sneijedr; Eto’o, Milito. Ne manca uno? Volete sapere tutto…(ride, ndr; si riferisce al possibile dubbio con Chivu). Si parte dal 3-1 con novanta minuti da giocare. Nel calcio ci sono esempi su esempi di squadre che a questo punto vincono con 2-3 gol di scarto e poi cambia tutto. Il Wigan ha segnato tre gol con l’Arsenal e ha ribaltato la partita in cinque minuti, nel calcio c’è anche questo. Per la squadra più forte al mondo non vedo il dramma nel ribaltare un 3-1, non c’è dramma, non bisogna fare la guerra…è una partita, mancano novanta minuti…è una cosa normale per una squadra di grandissima qualità . Messi non ha mai segnato contro le mie squadre? E’ grazie ai miei giocatori che lavorano con grande concentrazione. Chissà , magari domani ne fa 4-5 come con l’Arsenal. E’ un giocatore che può segnare sempre in ogni momento che sta in campo, non c’è alcun segreto, è impossibile controllarlo alla perfezione. Lavoriamo bene, le mie squadre non giocano a uomo, ma zona con tanto pressing. Chissà  se è questa tattica o forse un po’ di fortuna e casualità , perchè nel calcio ci vuole anche questo. Cosa significa incontrare la miglior squadra al mondo? Non posso parlare dei miei sogni personali, ma di quelli dell’Inter. Io ho già  vinto la Champions League, e la voglio vincere ancora e ancora, ma in questa generazione, da più di quarant’anni, l’Inter non ha vinto questo trofeo, quindi è un sogno per tutti e come allenatore c’è sempre un piccolo contributo, e se io posso darlo per far raggiungere a tutti e al presidente Moratti il proprio sogno, per aiutare i giocatori che per la maggior parte non hanno vinto il trofeo, io sarò molto, molto, molto felice. Domani voglio un calcio pulito, niente di più. Noi abbiamo un sogno di giocare la finale di Champions, mentre per il Barcellona non è un sogno, è un’ossessione, e c’è una differenza tra un sogno ed un’ossessione. La differenza è che il sogno è più puro di un’ossessione e nel sogno c’è l’orgoglio e la voglia di arrivare alla finale. Non importa dove si giochi. Per loro, se raggiungono questo sogno, è importante, ma per il Barcellona è stata un sogno raggiungere la finale a Roma, a Parigi, ma quella di Madrid per loro è un’ossessione. L’avversario è una squadra top, con giocatori top, non importa chi giocherà . Balotelli? E’ qua per colpa di Stankovic che ha pianto perchè voleva venire e quindi se veniva lui ho deciso che sarebbero stati tutti convocati.

Exit mobile version