2009

Inter, Mourinho: “Squadra perfetta”

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Josè Mourinho si gode il trionfo di Stamford Bridge, alla sua prima volta da ex.
Il tecnico dell’Inter, ai microfoni di Sky, parla della vittoria nerazzurra sul Chelsea: “Il significato di questa prestazione? E’ un grande momento per la squadra, per l’Inter, per tutti i giocatori che anno dopo anno facevano fatica a passare gli ottavi di finale ed è una qualificazione ottenuta senza fortuna, senza gioco difensivo, senza demeriti degli avversari, ma una vittoria di squadra. La squadra è stata perfetta, tutti, dal primo all’ultimo hanno fatto il proprio lavoro perfetto. E’ la partita che porta l’Inter ai quarti di finale, cosa che non succedeva da qualche anno. Abbiamo battuto due volte il Chelsea, che è una grande squadra. Conosciamo il Chelsea, abbiamo lavorato, analizzando bene le situazioni. Ho guardato sette volte ieri la partita in casa. Conosco bene questi giocatori e questa squadra. Sarebbe stato impossibile pareggiare 0-0 giocando difensivamente. Loro hanno un gioco prevedibile, giocano sempre nello stesso modo, ma non è per questo meno difficile perchè è una previdibilità  dinamica perfettamente adatta ai loro giocatori. Ho pensato di adottare questo modo di giocare così Ivanovic e Zhirkov ci avrebbero pensato due volte ad attaccare. Noi siamo stati più veloci e dinamici. E’ una squadra con la mentalità  e l’atteggiamento giusto per giocare con coraggio questa partita. Ho festeggiato come mai dopo la partita, non voglio fare il bambino che si comporta bene…no…dopo la partita nello spogliatoio ho festeggiato come mai. Io sono l’allenatore dell’Inter, i miei giocatori sono dell’Inter, i miei tifosi sono dell’Inter e ho festeggiato come mai. Durante la partita non ho festeggiato come altre squadre quando abbiamo segnato. Penso che questa vittoria è la conferma che questa è la mia casa. Stamford Bridge è speciale per me. Ancelotti? Non c’è mancanza di rispetto, possiamo scambiare opinioni. Io gli ho portato una bottiglia di vino del mio Paese, come usa qua in Inghilterra, e lui mi ha regalato una bottiglia di vino italiano. Poi c’è rispetto. Ancelotti mi ha invitato dopo nel suo ufficio, vedremo se sarà  possibile perchè abbiamo tanto da fare. Se vince la Premier? Sarò felice, non vorrei essere l’unico allenatore a vincere il campionato con il Chelsea, ma oggi sono l’allenatore dell’Inter e mi godo questa vittoria.”

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