2009

Inter, Mourinho: “La qualificazione è ancora aperta”

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Josè Mourinho è intervenuto ai microfoni di Sky Sport per parlare della vittoria della sua Inter ai danni del CSKA Mosca, nella gara d’andata dei quarti di Champions.
Ecco le parole del tecnico portoghese: “Quello che è successo nel primo tempo me lo aspettavo: un avversario chiuso e organizzato che ci poteva mettere in difficoltà . Potevamo superarlo con più velocità . Se mi dicevano a inizio partita che potevo vincere 1-0, sono super-felice, dopo la partita, non sono super-felice perchè abbiamo avuto tante occasioni e 1-0 lascia ancora tutto aperto, però ora siamo là . Un’Inter diversa al ritorno? Vediamo. Anche loro senza Krasic saranno una squadra diversa e prima dobbiamo vedere come si sapranno adattare. Vediamo cosa succede sabato con noi e come recupera la squadra. Avremo due giocatori in più che hanno esperienza. La nostra mentalità  non è stata mai quella di aspettare. Abbiamo sempre fatto il nostro gioco senza pensare alle conseguenze e chissà  magari se questo sarà  il modo più logico di preparare la partita di Mosca e di andare a giocare così. Abbiamo trascinato noi il pubblico? Un po’ si, ma il pubblico ha risposto sempre bene in casa. Sappiamo come è la cultura qui, dobbiamo trascinare noi la squadra, ma nel secondo tempo sarebbe stato impossibile per un tifoso stare seduto, tranquillo, perchè c’è stata talmente tanta intensità . Non vogliamo che questa sia l’ultima partita in Champions League a San Siro, ne vogliamo regalare un’altra. Attaccanti stanchi in fase di conclusione per il sacrificio? Tra arrivare stanchi e arrivare, o non arrivare, preferiamo arrivare stanchi. Balotelli? La posizione non è mia. E’ questo che tutti voi sbagliate. La posizione non è mia, la posizione è della società . Io faccio parte della società , sono l’allenatore dell’Inter. Un giocatore gioca per questa società , se vuole tornare a giocare è una decisione sua. Cosa deve fare per tornare a giocare? Lui sa quello che deve dire, o lo dice o non lo dice. Samuel Eto’o aveva ragione ieri, la squadra è più importante di un giocatore. La squadra ha giocato e ha vinto e spero che domani si parlerà  di questi undici giocatori che hanno giocato e non di chi non ha giocato. Utili sono tutti. Quando si fa una rosa a inizio anno si fa perchè si necessita di tutti. Ovviamente, quando manca qualcuno, manca veramente, ma non abbiamo mai pianto quando un giocatore non poteva giocare, e non lo faremo ora. Se ci alleneremo sul sintetico? No, no, non abbiamo tempo purtroppo. Gli unici saranno i tre portieri.”

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