2009

Inter: Mourinho, il Principe dei provocatori stavolta ha fallito la grande provocazione. Juventus illuminata dal genio di Marchisio. Ronaldinho e Seedorf tengono a galla il Milan.

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Mourinho ha fallito nel ruolo dove è maestro: quello di provocatore.
L’Inter a Torino ha ripetuto Barcellona con la sola differenza che la Juventus è stata un’avversaria di ben diverso spessore.
Niente gioco, mai tre passaggi di seguito, errori di poca concentrazione e di broccaggine, giocatori che si sono nascosti terrorizzati dalle responsabilità  contro una Juve compatta, concentrata che ha giocato la partita cercando sempre di imporsi.

L’Inter ha giocato in maniera pavida, travolta e distrutta da una vigilia vissuta in maniera esasperata.
Mourinho, che è il provocatore per eccellenza, ha mancato la sua grande provocazione: Balotelli titolare.
Giocando senza Balotelli l’Inter ha rinunciato all’arma che la Juve temeva di più.
Al di là  della bravura del ventenne attaccante, quella di Torino era la partita che doveva assoultamente giocare. E lo si è visto quando è entrato in campo nel finale, a risultato ormai definito.
Come a Barcellona quando Balotelli in dieci minuti fece più di tutto quel che avevano fatto nei precedenti ottanta tutti i suoi compagni messi assieme.
Balotelli sarà  anche un provocatore, ma è calciatore di altra categoria, specialmente sul piano della personalità , rispetto a quelli che sono scesi in campo contro la Juventus sin dall’inizio.

Rinunciare all’apporto di Balotelli è stato esiziale per l’Inter sul piano mentale
Nessuno, dico nessuno, ha la capacità  di prendersi la responsabilità  di una partita e di affrontarla a viso aperto come ce l’ha Balotelli.
Nell’Inter si è salvato il solo Eto’o, mentre Milito è subito sparito, nascondendosi sistematicamente dietro gli avversari.
Motta in questo momento sembra trascinarsi stancamente, Cambiasso e Stankovic hanno sbagliato tutto il possibile e Muntari (come Samuel) andava espulso.
Mourinho, che non perde occasione di rimproverare Balotelli per il comportamento che ha, è crollato mentalmente e si è fatto espellere (volutamente ?) come un novellino
Ferrara invece ha preparato bene la partita e la Juve è scesa in campo ben concentrata.
Senza incantare (a parte lo strepitoso gol da antologia di Marchisio) ha messo sotto l’Inter con una facilità  sorprendente.
La corsa scudetto non si è riaperta (cinque punti sono sempre tanti), ma la fragilità  mentale dell’Inter è stata impressionante.

Si parla tanto di allenatori, quasi sempre a sproposito, ma poi (fortunatamente) sono i grandi giocatori a decidere con le loro giocate.
Il genio di Marchisio ha illuminato la Juve e quello di Ronaldiho (sia pure a sprazzi) e di Seedorf hanno tenuto a galla il Milan che adesso vanta una serie impressionante di partite positive.
La speranza per l’ultimo turno preliminare di Champions è che l’Inter dimentichi in fretta Barcellona e Torino, mentre Juve e Milan confermino le belle cose mostrate sabato sera.

Franco Rossi

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