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Inter dieci anni fa sul tetto del mondo: da Moratti a Zhang, è passata un’era geologica

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Esattamente il 18 dicembre 2010 l’Inter conquistava il suo ultimo trofeo internazionale, trionfando nel Mondiale per Club: sono trascorsi appena dieci anni, ma sembra un’era geologica

Quella del 18 dicembre resterà eternamente data dolcissima per i tifosi dell’Inter. Correva il magico anno 2010 quando i nerazzurri sollevarono al cielo di Abu Dhabi il Mondiale per Club, a oggi l’ultimo successo oltreconfine dell’intero calcio italiano.

Un successo che quasi passò in secondo piano perché i rivali dell’epoca furono i carneadi congolesi del Mazembe. I campioni africani arrivarono alla finale decisamente a sorpresa dopo aver battuto i messicani del Pachuca e i brasiliani dell’Internacional Porto Alegre.

Nulla da fare, logicamente, contro capitan Zanetti e compagni che indirizzarono già il match nelle prime fasi con le reti di Pandev ed Eto’o. Nei minuti finali, poi, il sigillo al trionfo griffato dalla velocità di Biabiany.

Già, il 2010. L’anno solare dell’incredibile “Quintuple”: dal percorso netto Champions-Serie A-Coppa Italia di Mourinho ai puntelli della Supercoppa Italiana e, appunto, del Mondiale per Club con Benitez. Sostanzialmente l’ultimo, tangibile periodo di felicità per il popolo nerazzurro.

Da 2011 in poi infatti, è successo di tutto o quasi. Se escludiamo la Coppa Italia di quello stesso maggio con Leonardo in panchina, la bacheca interista è rimasta rigorosamente vuota. Colpa di allenatori sbagliati, giocatori sbagliati e bilanci piangenti, ma anche di repentini passaggi di consegne che hanno favorito l’instabilità.

Nel 2013 l’amatissimo Massimo Moratti lasciò dopo 18 stagioni, vendendo l’Inter a Erick Thohir. Ma l’imprenditore indonesiano non riuscì mai a entrare nei cuori dei tifosi e, probabilmente, lui stesso non riuscì mai ad amare i colori nerazzurri come un presidente dovrebbe fare. Così, nel tourbillon di risultati deludenti e deprimenti, nel 2016 il nuovo passaggio di proprietà con la progressiva entrata in scena di Zhang Jindong.

Una ventata d’entusiasmo e positività che sta lentamente ma inesorabilmente riportando il Biscione ai vertici del calcio italiano. E facendo diventare il brand Inter un marchio sempre più appetibile in campo mondiale. 18 dicembre 2020: sono passati appena dieci anni, ma sembra quasi un’era geologica. Ora non resta che rinverdire la bacheca…

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