2012
Inter, Milito: “Emozionante vincere a Torino”
INTER MILITO JUVENTUS PALACIO – Diego Milito è stato intervistato dai colleghi del GR Parlamento. L’attaccante argentino, decisivo per la vittoria dell’Inter sul campo della Juventus, ha parlato nuovamente della magica serata di sabato scorso, che ha riaperto totalmente il discorso relativo allo scudetto: “Per noi è stata un’emozione unica quella di avere avuto la possibilitá di vincere, noi per primi, nello Juventus Stadium e siamo contenti anche per i tifosi perchè sappiamo quanto sia importante questa partita per loro. Reti tutte argentine? Al di lá dei gol, sia io che Rodrigo Palacio siamo contenti perchè siamo un gruppo unito al di lá di ogni nazionalitá e siamo felici per una vittoria importante sia a livello morale che di classifica. Sinceramente per noi cambia nulla. L’avevamo detto giá all’inizio di questa stagione che avremmo voluto portare a termine un grandissimo campionato. E’ vero, siamo ancora una squadra in costruzione, con tanti nuovi giocatori, ma la nostra idea è stata sempre quella di lottare fino alla fine. Poi, vedremo dove saremo riusciti ad arrivare. Fino ad adesso ho visto un campionato abbastanza equilibrato, al di lá del fatto che noi e la Juventus stiamo facendo molto bene in termini di punti. Non è facile vincere da nessuna parte e sará così fino alla fine. Le parole di Moratti? Sono pienamente d’accordo con il presidente, abbiamo conquistato una bellissima vittoria, ma non abbiamo ancora fatto niente. Siamo all’11a giornata di campionato, manca ancora tantissimo e mancano ancora tante partite difficili da affrontare, a cominciare da quella di domenica contro l’Atalanta. Le polemiche arbitrali? Dispiace perchè sono errori gravi che hanno visto tutti. Al di la dell’evidente fuorigioco, l’espulsione di Lichtsteiner è stata molto più chiara. Io difendo costantemente gli arbitri perchè dico sempre che sono esseri umani e, come sbagliamo noi, possono sbagliare anche loro. Ma ci sono errori che sono più gravi del solito e quelli di sabato sera sono stati più gravi del solito. Il paragone Stramaccioni-Mourinho? A me personalmente non piace paragonare gli allenatori, ognuno ha il proprio modo di vedere il calcio. Forse quello che hanno in comune è il riuscire con il proprio messaggio a fare in modo che il giocatore si esprima nella miglior maniera, ma poi ognuno ha il proprio modo di esprimere il calcio e di allenare. Se ci fosse stato Mourinho in panchina sabato sera? Ma Mourinho non c’era, quindi guardiamo avanti, lui sará sempre nel nostro cuore e lui lo sa.“