2017
Zapata e i suoi fratelli: cinque Derby della Madonnina decisi “in ritardo”
Inter-Milan con gol di Zapata al 97esimo batte tutti i derby della storia, ma ci sono alcuni precedenti importanti di stracittadine milanesi decise in extremis: ecco cinque sfide dal 1999-00 a oggi in cui c’è chi ha segnato un po’ tardi
Ci sono leggende che narrano di un Gagliardini ancora a terra sul prato di San Siro a ore di distanza dalla fine di Inter-Milan. Altre invece affermano che in Blade Runner, ambientato in un futuro distopico, a un certo punto si inquadri un quotidiano con su scritto “Ancora deve finire il recupero di Inter-Milan“. In pratica il derby di ieri ci ha lasciato in dote parecchie battute divertenti, qualche polemica e una partita senza dubbio molto bella. Nella storia nessuno aveva mai segnato così tardi in un Derby della Madonnina, esclusi i supplementari, Zapata è entrato nel Guinness e lo ha fatto in un match già storico: ora di pranzo, proprietà cinesi, goal line technology, Milan in maglia away e via discorrendo. Dal 1999-2000 a oggi si sono visti molti derby decisi da un gol negli ultimi minuti, ne abbiamo selezionati cinque (oltre a quello di ieri, ovviamente).
Inter-Milan 1999-2000, il crapino di Weah
Nel derby noto per il rosso a Ronaldo, il Milan festeggia il Centenario con una zuccata prorompente di Weah. Prima il Fenomeno sblocca il match su un rigore fischiato da Borriello per fallo di Sala su Vieri, poi al 31′ dà una gomitata ad Ayala e viene cacciato. I tifosi nerazzurri iniziano da quel momento la loro campagna contro il difensore argentino. Il Milan di Zaccheroni potrebbe avere vita facile, ma così non è: dopo un mezzo assedio, pareggia al 73′ con una carambola assurda. A essere premiato dal rimpallo è un giovane venuto dall’est che non ha iniziato malissimo la stagione, si chiama Andriy Shevchenko ed è bravino. Nel finale, col Milan in dieci per il rosso ad Ayala, è Weah a decidere il match. Su un corner da destra, sotto la Sud Giorgione stacca imperioso e manda in rete nonostante l’altra testa di Georgatos sulla linea. Trionfo rossonero agli sgoccioli.
Milan-Inter 2003-2004, il gran gol dell’ex
Il derby del 2003-2004 sulla carta è uno dei più squilibrati della storia recente, eppure nel primo tempo l’Inter è avanti due a zero contro lo stellare Milan dello Scudetto dei record (o meglio, record al 2004). Sono Stankovic da corner e Zanetti – Cristiano – a dare il vantaggio ai nerazzurri di Zaccheroni, sempre lui. A inizio ripresa Adriano brucia la difesa rossonera ma spreca il colpo del ko, dando il via alla rimonta del Diavolo. In due minuti Kakà e Tomasson mostrano le lacune di Toldo sui tiri da lontano: il brasiliano insacca, il danese realizza su respinta difettosa. A cinque dalla fine, quando ormai il pari sembra scritto nella pietra, Clarence Seedorf ricorda di essere un giocatore da serata di gala. Come pochi anni prima con la Juventus ma in maglia nerazzurra, prende palla alla trequarti e sfodera un tiro meraviglioso, sul quale nessun essere umano potrebbe fare nulla. È 3-2, la Milano rossonera esulta e si va a prendere il Tricolore.
Inter-Milan 2005-2006, l’Imperatore colpisce ancora
Nel 2005-06 l’Inter riesce a tirare fuori la testa dal guscio di mediocrità delle ultime stagioni, ma soprattutto è Adriano a usarla, la testa, per dare i tre punti all’Inter. Nonostante il risultato finale dica 3-2 per i Bauscia, la partita non è tutto questo granché e Mancini riesce ad avere la meglio su Ancelotti grazie alla giornata di grazia dei suoi singoli. O meglio, del singolo: Adriano Leite Ribeiro, l’uomo che fu Imperatore. Proprio lui sblocca il match con un rigore dubbio al 24′, ma un altro penalty discutibile di Shevchenko porta sull’1-1 al 39′. Non solo l’arbitro Messina è in serata no, anche il signor Dida non sembra godere di gran fiducia e lo dimostra regalando a Martins la respinta del 2-1. Il tiro iniziale era, ovviamente, di Adriano. Quando tutto sembra finito, Stam sbuca su una punizione dalla destra e segna il suo secondo e ultimo gol rossonero, entrambi all’Inter. Il 2-2 è scritto quando al 92′ sempre Adriano insacca di testa su corner da sinistra. Dida ancora una volta immobile, i tifosi dell’inter godono.
Inter-Milan 2013-2014, il tacco di don Rodrigo
Uno dei derby più anonimi degli ultimi anni è stato, per contrappasso, deciso da uno dei gol più belli (e da uno dei giocatori più sottovalutati, ma è un’altra storia). Poco prima di Natale 2013, i tifosi dell’Inter sotto l’albero trovato il tacco di Palacio, autentico mattatore del derby con una prodezza simile a quelle di un suo connazionale, Hernan Crespo. Il derby è avviato su uno zero a zero scialbo, una di quelle partite che i tifosi di Milan o Inter non racconteranno mai ai nipotini. Eppure qualcosa si muove all’86’, ed è il colombiano Guarin sulla fascia destra – la stessa fascia che vide pascolare Zanetti o Tassotti, e adesso è di Constant. L’ex Porto crossa basso per Palacio che, col corpo avanti rispetto alla palla, ha un unico modo per colpirla: col tacco. Don Rodrigo si incurva, la tocca quel tanto che basta da sorprendere Abbiati (e Zapata…) e si va a prendere l’abbraccio della Curva Nord. È un Natale spettacolare per l’Inter.
Milan-Inter 2016-2017, cadere dal Perisic
Mai nella storia due derby nella stessa stagione erano stati decisi con un gol all’ultima azione di gioco, è successo nel 2016-2017. Se ieri il Milan ha giocato meglio e raccolto meno, all’andata fu l’Inter a dominare e a portare a casa solo un punto. L’esordio di Pioli coincide con la consacrazione di Suso, uno che di nome fa Jesus. Prima lo spagnolo piazza un sinistro a giro sul secondo palo, poi si fa beffe della difesa nerazzurra e batte Handanovic col destro. In mezzo c’è Antonio Candreva, al primo gol interista: rimessa contestata dal Milan, difesa ferma, l’ex laziale prende la mira e tira una bomba sotto la traversa. Il 2-1, per quanto immeritato e forse fortunoso, rimane sul tabellone di San Siro fino all’ultimo corner del match al 94′. La difesa non è attenta, una spizzata sul primo palo trova Perisic, che sfugge a Locatelli e piazza la zampata del pareggio. Il resto è storia recente.