2014
Inter, Mazzarri: «Quando ho lasciato Napoli ho pianto»
INTER MAZZARRI IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE – Walter Mazzarri è intervenuto nel corso di Sky Sport 24 per presentare in anteprima il suo primo libro “Il meglio deve ancora venire“, scritto in collaborazione con il giornalista Sky Alessandro Alciato. Il tecnico dell’Inter ha svelato alcuni interessanti retroscena del suo passato.
LE DICHIARAZIONI – Così Mazzarri: «Hernanes è un ragazzo d’oro, ne ero a conoscenza e le immagini viste a pomeriggio mi hanno sorpreso. Se ho mai pianto? Sì, quando ho lasciato Napoli, nell’ultima giornata negli spogliatoi, avevo annunciato ai miei ragazzi la mia decisione di andar via, loro mi avevano scritto un saluto sulla lavagna e mi hanno applaudito e io non ce l’ho fatta e ho pianto. Io piagnina? Questo termine è una cosa che non digerisco, guarda caso me lo attribuiscono i tifosi avversari e mai i miei tifosi. Ultimamente anche la stampa ma probabilmente dire le cose come le vedi, capite a cosa mi riferisco, non paga. Anzi, i miei tifosi mi elogiano perchè difendo la squadra e dico le cose come stanno. Nel libro ci sono scritte le mie verità e penso che nessuno possa contestare o si possa arrabbiare. Il rapporto coi colleghi? Non è una cosa che cura, a volte sono talmente preso dalla partita che mi dimentico di andare a stringere la mano all’allenatore avversario. Ad esempio nell’esordio in Champions con il Napoli a Manchester contro il City non ho sentito la musichetta della Champions perchè pensavo alla tattica e alla partita. Thohir? Ho avuto una buona impressione, sa tutto di me e sono soddisfatto. D’Ambrosio? Si erano intromesse altre squadre ma il ragazzo si era messo in testa di venire all’Inter e gli piaceva essere allenato da me perchè pensa che posso dargli molto. Io non lancio i giovani? Io parto dal settore giovanile, ho allenato la Primavera del Bologna, alla Reggina ho lanciato tanti giocatori. Però bisogna chiedere a chi mi critica questo: qual è l’obiettivo chiesto a Mazzarri, vincere lo Scudetto con tutti i giovani e con tanti ragazzi che vengono dalla Serie B? Se voi mi chiedete di vincere lo Scudetto o di lottare per obiettivi importanti questo non è possibile. Guardate la Juventus: c’era solo Pogba in passato, quest’anno è titolare. Come ho fatto io con Insigne, con Cavani, con Hamsik, con Lavezzi: bisogna lanciare i giovani con raziocinio. Kovacic? E’ un ragazzo ancora più giovane di quelli citati, viene da un campionato straniero e non puoi dargli una responsabilità totale altrimenti lo bruciamo. Icardi? Io gli ho detto che prendere esempio da quei campioni che sono all’Inter e che hanno vinto tutto perchè le doti non bastano. Il titolo del libro? Ci siamo ispirati a Ligabue perchè mi somiglia, dà l’impressione di lottare sempre e di non mollare mai».