2013

Inter, Mazzarri: «Kovacic e Icardi, ricordate che…»

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INTER MAZZARRI KOVACIC ICARDI – Walter Mazzarri è consapevole del fatto che la rosa dell’Inter è stracolma di giovani interessanti, ma al tempo stesso sa di non doverli esporre troppo, con il rischio di farli finire sotto una coltre di critiche in caso di prestazioni negative. È il caso, ad esempio, di Mateo Kovacic, giocatore sul quale Mazzarri punta tantissimo, ma che il tecnico dell’Inter, come si legge su Tuttosport, vuole preservare.

VAI MATEO – «Kovacic è giovanissimo, è partito bene, ma ha avuto dei problemi fisici che ne hanno rallentato l’inserimento in squadra – ha esordito Mazzarri – . Ha stoffa, delle doti importantissime e qualità universali, ma bisogna lavorarci per capire quale sia il ruolo che potrà interpretare meglio per la sua carriera. Il trequartista è una possibilità, ma io ho già bene in mente cosa potrebbe fare, anche se al primo posto rimane la squadra: il talento del singolo poi emerge. Il tempo di maturazione e inserimento in un organico di un giovane può essere di 3, 6, 12 mesi. Magari esploderà fra 6 mesi o fra 2 anni. Quello che è certo è che ci vuole la giusta intelligenza per far emergere le proprie doti.»

CALMA CON ICARDI – Mazzarri ha parlato anche dell’attesa esplosione di Mauro Icardi, che sin dal suo arrivo all’Inter è cresciuto tantissimo, soprattutto sul piano fisico: «Lui ha avuto un’evoluzione fisica che lo sta condizionando: da quando è arrivato, ha acquisito massa muscolare e ha avuto diversi acciacchi che non gli hanno permesso di allenarsi al meglio. Non hai mai giocato nelle condizioni ottimali. Comunque sta crescendo bene e poi ricordiamoci che all’Inter c’è una responsabilità diversa, la maglia pesa di più rispetto ad altri posti. In Italia si tende a esaltare un giocatore giovane che fa tre gol, paragonandolo a qualcuno che magari segna con continuità da 10 anni, ma al tempo stesso se per tre domeniche è sottotono, si dice che non è all’altezza. Un allenatore deve essere bravo anche in questo, a trasmettere equilibrio al ragazzo.»

GLI ALTRI GIOVANI – In chiusura, Mazzarri ha parlato degli altri giovani di proprietà dell’Inter, ma ceduti in prestito altrove, come, ad esempio, Mbaye, Laxalt e Bianchetti: «Sono tutti ragazzi interessanti e qualcuno di loro, se avrà la testa per migliorare e crescere dopo queste esperienze, diventerà un patrimonio importante per questa società», queste le dichiarazioni di Mazzarri in merito.

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