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Inter, Marotta: «Derby spot per il mondo del calcio. Scudetto? Difficile battere il Milan»
L’a.d dell’Inter Beppe Marotta ha parlato in riferimento al derby contro Milan e non solo
Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Radio Anch’Io lo Sport parlando del derby contro il Milan, ma anche della questione stadio e del regolamento arbitrale.
DERBY – «È stato un bellissimo spot per il mondo del calcio, con tanti Paesi connessi. Grande presenza dei tifosi. Il rammarico rimane, abbiamo cercato di prendere l’intera posta ma complimenti anche al Milan».
TIFOSI – «Non dobbiamo dimenticare che il calcio è un fenomeno sociale, quindi un fenomeno di forte aggregazione e ieri ne è stato un grandissimo esempio».
SCUDETTO – «Siamo in una parte interlocutoria del campionato. Noi abbiamo giocare 5 partite in casa, le altre sei. Bisogna arrivare almeno alla fine del girone di andata per fare un punto. Il Milan è cresciuto nell’era Pioli e ha raggiunto un livello massimo. Da parte nostra sarà difficile controbattere questo valore, noi siamo campioni in carica e dobbiamo onorare il tricolore».
STADIO – «Dello stadio se ne occupa Antonello, ma posso dire che lo cose stanno procedendo nel verso giusto. Questa è un’esigenza di entrambi i club e stiamo lavorando bene col comune. Lo stadio significa tanto, anche per senso di appartenenza per i tifosi».
REGOLAMENTO ARBITRALE – «Il regolamento spesso risulta ambiguo e che deve essere continuamente rivisto. Oggi la velocità non è più quella degli anni ’60 e anche il regolamento deve adeguarsi a questo. L’IFAB è un organismo vetusto, composto da componenti del calcio anglosassone e non ci sono europei. Le regole sono spesso decisioni di personaggi che non conoscono le dinamiche. La speranza è che Collina possa mitigare questi scompensi».
MERCATO – «Siamo concentrati su questo gruppo, Gran parte di questi è campione d’Italia. È giusto dar loro il merito giusto. La squadra sta rispondendo alle aspettative. A gennaio non faremo cambiamenti, anche se l’attività di monitoraggio per giugno è in moto».
VAR – «Io sono favorevole al Var laddove serva per limitare gli errori, anche se il Var non è sufficiente a debellarli tutti. Bisogna cercare di sfruttare nel migliore dei modi la tecnologia, dando però sempre certezze all’arbitro».
SAMPDORIA – «La Sampdoria non si dimentica facilmente. L’ausipicio è che possa riprendersi. Il tempo c’è e sono sicuro che lo farà».
SUNING – «Il futuro dell’Inter sarà ancora con Suning. Bisogna essere riconoscenti e loro stessi lo hanno affermato più di una volta di voler proseguire. Il modello non potrà più essere quello di prima, ma sarà di sostenibilità interna».
SUPERLEGA – «La Superlega è nata come un grande campanello d’allarme di un modello che non garantiva più sostenibilità. Deve portare a un modello europeo che garantisca questo, anche da parte di FIFA e UEFA. Bisogna capire che i calendari vadano fatti rispettano il rischio d’impresa che corrono i club».