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Inter, Marotta: «Il compito di Inzaghi è capire i numeri in trasferta. Dzeko? La nostra volontà è il rinnovo»

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Beppe Marotta, ad dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Rai Radio 1 nel programma Radio Anch’Io Sport

Beppe Marotta, ad dell’Inter, ha parlato ai microfoni di Rai Radio 1 nel programma Radio Anch’Io Sport. Le sue dichiarazioni: 

ATALANTA – «Da ieri non è cambiato nulla se non la consapevolezza di essere protagonisti fino in fondo in questo campionato anomalo. Si è chiusa la prima parte e ora se ne riparla a gennaio. Una sosta inedita dove ci sarà da capire giocatore per giocatore le varie valutazioni».

INTER – «Abbiamo avuto un handicap misterioso di cui non abbiamo capito le motivazioni. Poi i correttivi apportati dall’allenatore e la svolta arrivata. Poi c’è anche il discorso del fattore casa e trasferta. Questo è il vero compito di questa sosta».

DZEKO – «Non credo finirà come Perisic. Lui ha dimostrato di voler rimanere con noi. E’ un grandissimo protagonista e per noi è una risorsa importante. Al momento opportuno avvieremo i contatti. La nostra volontà è questa e poi dovrà esserci anche la sua».

SOCIETA’ – «Io credo che bisogna dare rispetto alla famiglia Zhang. In questi anni ha speso 800 milioni. E’ giusto eticamente che dopo la pandemia non si possa fare investimenti esosi. Quindi bisogna essere bravi e competenti nell’andare a sopperire ai soldi con le capacità di tutti».

LUKAKU – «Sicuramente è stato un infortunio imprevisto. Condizionato anche dalla volontà di tornare in fretta in forma. Bisogna essere cauti quando si ha una rosa composta da 25 elementi. Lo stress competitivo porta a un numero elevato della stagione. L’auspicio che possa tornare più velocemente possibile da gennaio».

MERCATO – «Bisogna cogliere le opportunità. Sinceramente questo è un gruppo importante per i nostro obiettivi». 

RONALDO JUVE – «All’interno della società è chiaro che ci possano essere idee diverse e non è vero che ero totalmente contrario. Lui è un grande campione ma oltre a questo bisogna anche valutare l’aspetto economico. Detto questo il mio ciclo alla Juve era ormai alla conclusione».

D’ONOFRIO – «Domani faremo un consiglio federale d’urgenza per parlare di questo punto. E’ un punto bruttissimo del calcio italiano». 

NAPOLI – «Sta facendo un campionato straordinario. Credo non sarà determinante la giornata del 4 gennaio. Ci sono ancora tantissimi punti in palio».

STADIO – «In Italia siamo il fanalino di coda sotto questo punto di vista. Abbiamo impianti obsoleti tolte tre o quattro squadre. Bisognerebbe avere un iter più fluido anziché andare ad impattare con cose burocratiche. Siamo in una fase di stallo e spero si possa risolvere».

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