2014

Inter, Mancini: «Kovacic come Silva: voglio giocatori duttili. Sulla Roma…»

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Il tecnico nerazzurro alla vigilia del big match con la Roma

«La Roma ha messo le basi negli anni passati, Sabatini ha acquistato giocatori giovani e molto forti, e Garcia sta facendo il resto. I giallorossi hanno molte possibilità di vincere lo Scudetto. Serviranno il giusto approccio e una buona attitudine. Roma turbata? Non penso, anche perché il campionato è un’altra cosa». Roberto Mancini, tecnico dell’Inter, è intervenuto in conferenza stampa, alla vigilia del big match con la Roma. «Totti? È un fuoriclasse, non mi sorprende vederlo ancora lì. Ha qualità tecniche eccelse che gli consentono di essere ancora il punto di riferimento della squadra. Ha vinto sicuramente meno di quanto avrebbe potuto, ma ha sposato la causa della Roma ed è diventato simbolo di quella squadra e della sua tifoseria».

ESPERIMENTI – Dopo il pareggio con il Milan e la vittoria con Dnipro, il tecnico potrebbe provare nuovi esperimenti in attacco: «È una partita che tutti vogliono giocare in questo momento, contro la seconda forza del campionato. Kovacic e Palacio esterni? Sono giocatori offensivi e nella mia idea di calcio i giocatori offensivi devono saper ricoprire diversi ruoli. Stesso discorso vale per Icardi. Al City, per esempio, David Silva, quando è arrivato, era nelle stesse condizioni di Kovacic: è diventato, però, uno dei migliori esterni offensivi al Mondo. Ha qualche problemino Teo, ma domani dovrebbe esserci».

DIFESA – Tanto, invece, il lavoro che il pacchetto arretrato nerazzurro dovrà fare in queste settimane, dopo il passaggio al modulo a quattro: «I giocatori hanno qualità, dobbiamo trovare fiducia e consapevolezza in noi stessi. Con il tempo sono sicuro che miglioreremo, e questo agevolerà il nostro gioco. Quando la manovra parte da dietro, è già un vantaggio per tutta la squadra. Ma non penso che ci sia chissà quale differenza tra difesa a tre e a quattro…».

NESSUNA DIFFICOLTÀ – Accantonato, per il momento, il capitolo Scudetto: «Per quello che ci riguarda, guardare la classifica oggi non è importante. È una corsa a tappe molto lunga, le cose possono cambiare in un paio di mesi. La Juve è avvantaggiata, ma Roma e Napoli sono antagoniste e posso anche vincerlo. Noi ora dobbiamo pensare solo a lavorare. Pochi attaccanti? No, ho anche molti centrocampisti offensivi e giovani di assoluto valore, come Bonazzoli».

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