2015
Inter, Mancini: «Dal prossimo anno lotteremo per lo Scudetto»
Su Balotelli: «Rischia di fare la fine di Adriano»
Roberto Mancini, allenatore dell’Inter, rilancia le ambizioni dei nerazzurri. Per questa stagione, la squadra meneghina dovrà ‘accontentarsi’ di lottare per un posto in Champions League visto il ritardo dalla Juventus capolista ma Mancini non vuole sentir parlare di terzo posto e lancia già la sfida per il prossimo anno: «Sono qui – dice Mancini al “Corriere della Sera” – perché penso che l’Inter possa tornare quella che era. Sono qui per cambiare le cose. Pensare al terzo posto mi infastidisce un po’: l’anno prossimo lotteremo per il campionato».
BALOTELLI – Mancini ha poi parlato del suo ritorno all’Inter («puoi fare solo peggio, poi mi ha chiamato Moratti per dirmi che avrei dovuto ripensarci») ma anche del suo figlioccio calcistico, ovvero Mario Balotelli. Mancini è stato l’unico in grado di gestire Super Mario per lungo tempo ed è rimasto molto legato all’attaccante attualmente in forza al Liverpool: «In nerazzurro con me era un ragazzino: avrebbe fatto qualsiasi cosa, anche pulire gli spogliatoi. Al City, per due anni e mezzo, si è comportato bene. Con lui non era facile perchè quello che gli entra da un orecchio, gli esce dall’altro».
THOHIR E MORATTI – Il Mancio ha poi parlato dei due presidenti, ovvero Erick Thohir («l’ho visto una volta sola e mi ha fatto un’ottima impressione: pratico, svelto») attuale numero uno e Massimo Moratti, ex presidente e patron dell’Inter, sempre in prima linea nonostante la cessione delle quote («l’Inter ha due presidenti: mi chiama come prima. Solo Paolo Mantovani amava i giocatori più di lui»).