2015
Inter, Mancini: «Bisogna lavorare bene per tornare al top. Su Kovacic e Icardi…»
Continua il tecnico: «Come ho fatto a convincere Shaqiri e gli altri acquisti? Racconto bene le balle…»
Ha chiesto la fiducia dei tifosi e l’ha ottenuta, ovviamente, anche grazie a tutto ciò che ha vinto con l’Inter: parliamo di Roberto Mancini, uomo scelto da Erick Thohir per rilanciare il club nerazzurro, che è intervenuto a Sky Sport. Ecco le parole del tecnico di Jesi: «Come ho fatto a convincere Shaqiri e gli altri acquisti? Racconto bene le balle… Scherzi a parte, il supporto di Thohir è stato fondamentale e i giocatori hanno scelto l’Inter perché è un grande club. È vero che non vince da un paio di anni, ma ha alle spalle una storia enorme. Abbiamo preso giocatori utili per ora ma anche per il futuro e questo è importantissimo».
BISOGNA LAVORARE BENE – «Per riportare l’Inter ad alti livelli bisogna lavorare per bene, ma in pochi mesi non è detto che si riesca a risolvere a fare tutto. La certezza è che non ho mai trovato in tanti anni così tanti bravi giocatori che seguono alla virgola ciò che facciamo. Ci stanno mettendo tutto e la vittoria di domenica è stata bellissima per me, perché ho pensato ai tifosi ma anche ai giocatori, che stanno dando il massimo».
KOVACIC E’ MOLTO IMPORTANTE – «Kovacic è molto importante, ha qualità tecniche enormi e l’Inter ci ha puntato ora ed anche per il futuro. Ma ci dimentichiamo che ha 20 anni e che non può caricarsi sulle spalle certe responsabilità. Le qualità, comunque, sono innegabili e il ruolo importa fino ad un certo punto: potrà giocare alla Pirlo o dietro le punte. Diamogli tempo ma comunque puntiamo forte su di lui. Dobbiamo lavorare molto sulla fase difensiva, perché a volte ancora sbagliamo qualcosa. Il problema è che quando si prende una squadra in corsa bisogna lavorare su tutti gli aspetti, non solo su quelli un po’ più deboli. Servirà un po’ di tempo. Ranocchia leader? Assolutamente sì, è in grado: comanda il reparto, è italiano e Juan Jesus no. Passare da una difesa a cinque ad una difesa a quattro cambia molto, con il primo modulo si può prendere qualche rischio».
ICARDI E’ SEMPLICE DA GESTIRE – «A centrocampo dobbiamo lavorare, ho sempre avuto fiducia in Guarin perché lo ritengo un grande giocatore, ma nel complesso tutto il reparto è all’altezza. Yaya Toure? Ci mettiamo le mani in tasca, Piero (guardando Ausilio e ridendo, ndr). Dipenderà da lui, se vorrà fare una esperienza in un campionato diverso. Portarlo sarebbe una grande cosa per il movimento calcistico italiano, vedremo. Errori di Guarin? Può capitare che sbagli quando gioca, ma a volte ha una frazione di gioco per decidere. Ha avuto un miglioramento enorme in questi due mesi e sono soddisfatto di lui. Icardi? È un bravissimo ragazzo ed è semplice da gestire. è un attaccante giovane, di 22 anni e ha una caratteristica fondamentale, alla Inzaghi: fa gol facilmente. Lui è un classico attaccante del passato, è giovane e potrà migliorare molto, in alcune situazioni specifiche come il lavoro per la squadra, il pressing e altro ancora».
TALENTO FONDAMENTALE MA NON BASTA – «Il talento è fondamentale ma non basta. È una fortuna che va sfruttata, perché la storia è piena di giocatori talentuosi che si sono persi per strada. Al City abbiamo costruito la squadra in un anno e mezzo, lottavamo sempre in fondo alla classifica e averla vista giocare in quel modo è stato un onore. Spero che in un anno la mia Inter possa esprimersi su quei livelli. Podolski è un giocatore importante e serio, che ci sarà utile in campionato e purtroppo è rimasto fuori dalla lista per l’Europa League. Negli ultimi 4-5 mesi aveva giocato solo una gara intera, per cui ha bisogno di un po più di tempo per trovare la condizione migliore».
HERNANES E’ FANTASTICO – «I primi mesi al City sono stati difficili, abbiamo cambiato la storia di Manchester dopo secoli ed è stato molto bello. I tifosi sicuramente sono rimasti contenti. Il mio look? Non lo curo troppo, sicuramente sto più tempo ad appiano gentile adesso. Con i figli sono peggio di come mi comporto con i giocatori. Andrea deve pensare a lavorare di più è seriamente, se vuol provare a fare un’esperienza vera. Podolski? E’ rimasto fuori con Napoli e Palermo ma ci sarà utile, Hernanes è fantastico e si allena benissimo. Ci sarà importante in questi mesi, adesso sta tornando su alti livelli dopo i problemi fisici accusati nelle scorse settimane. Lo considero una mezzala ma può giocare anche dietro le punte. Europa League? È piena di grandi squadre e non sarà così semplice, conteranno anche blasone e importanza del club. Vogliamo andare avanti il più possibile».
NON HO NULLA CONTRO OSVALDO – «Osvaldo? C’è stata una cosa che non doveva accadere, ma non perché sia successo con me. Io non ho nulla contro di lui, è venuto da me e ci siamo stretti la mano. Ma quando si esagera, a volte, non si può più andare avanti insieme. Lui ha grandi qualità ed esperienza, spero che faccia bene al Boca. Osvaldo come Balotelli? Intanto faccio i complimenti a Mario per il gol al Tottenham. Sono persone diverse, Mario è giovane e ha bisogno di tempo, si è un po’ perso ma può ritrovare la strada giusta. Le frasi di Lotito? Premesso che io sono tifoso di Carpi e Frosinone, tutti devono avere il diritto di giocare per la massima serie e ci arriverà chi alla fine se lo sarà meritato. In Inghilterra ci sono meno chiacchiere, ma noi italiani siamo così… ».
MAZZARRI E HANDANOVIC – «Atteggiamento diverso dall’Inter di Mazzarri? È un bravissimo allenatore ma quando le cose non vanno sappiamo che alla fine paga l’allenatore. Se fosse rimasto, credo che l’Inter avrebbe potuto avere 4-5 punti in più. Alla fine, credo che l’importante sia raggiungere i traguardi prefissati ad inizio stagione. Handanovic? Gli errori ci stanno nella vita, ma lui è uno dei portieri più forti al mondo. Non vorrei sacrificare nessuno, però nel calcio si sa mai: a volte ne sacrifichi uno importante per prenderne due e di colpo la squadra fa un salto di qualità che non ti aspetti».
LA JUVE E’ STRAORDINARIA – «Trasferta di Bergamo? L’Atalanta è un ottima squadra anche se la classifica non e semplicissima. Ha un allenatore bravo ed esperto e Bergamo sarà un campo difficile. Per poter vincere, servirà un’ottima prestazione. A Firenze non meritavano di perdere, per cui dovremo stare in guardia. Napoli delusione? No, il punto è che la Juve sta andando troppo forte. Gli azzurri hanno pagato un difficile inizio di stagione, ma hanno la squadra per poter vincere lo scudetto. Juve, Roma e Napoli sono le più forti del campionato, tra loro non c’è una grande differenza. La squadra di Benitez ha un reparto offensivo fortissimo, davanti sono bravi ma hanno pagato l’avvio di stagione. La Juve è straordinaria, non dico quasi imbattile ma siamo lì. Ha un reparto di centrocampo fortissimo, tra i più importanti al mondo».
BROZOVIC COLPO DI AUSILIO – «In Inghilterra possono investire molto di più, perché ricevono moltissimi soldi dalle tv. In Italia ci mancano gli stadi nuovi, moderni: solo così possiamo riportare la gente allo stadio e i campioni da noi. Le polemiche, invece, restano, perché noi siamo così e stiamo anche bene così. Brozovic? È un colpo di Ausilio. Eravamo alla Lazio con allenatore Eriksson: i calzettoni erano bucati e Boksic si lamentò con il tecnico. Il quale gli rispose: meglio i calzini bucati ma i giocatori forti. Lo stesso vale per noi. Brozovic ci piace molto, lo seguivamo per il futuro e per il presente avevano puntato altri giocatori. Non potendo acquistarli, però, siamo andati su di lui subito».