Champions League

Inter Liverpool, una notte che il Meazza nerazzurro non vedeva da 10 anni

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Verso INTER-LIVERPOOL: i DUELLI chiave del match e CURIOSITA' sulla sfida di CHAMPIONS

Un 16 febbraio a modo suo storico per l’era moderna del calcio: Inter Liverpool vale il ritorno dei nerazzurri nell’elite della Champions League

La grande notte di Inter Liverpool è finalmente arrivata. Ovvero la data cerchiata sul calendario da quel famigerato giorno del sorteggio ripetuto due volte, onta difficilmente dimenticabile per la UEFA. In particolare per i cuori nerazzurri che si sono ritrovati nel giro di un paio d’ore dal moderato ottimismo targato Ajax al terrore primordiale di dover incrociare i Reds.

Perché sulla carta il pronostico sarebbe sostanzialmente sigillato dalla presumibile superiorità degli inglesi, che già nel girone eliminatorio avevano impresso il proprio marchio nel doppio confronto con il Milan. Ma per Simone Inzaghi e i suoi ragazzi non ci saranno assilli, né tanto meno obblighi di risultato. Solo di fronte la grande occasione per capire quanto il Biscione sia ancora lontano dalla primissima fascia continentale.

E gli ottavi di finale della Champions League mancavano alla sponda interista dei Navigli da addirittura dieci anni tondi tondi, ovvero da quel nefasto accoppiamento che ebbe l’Inter di Ranieri contro il Marsiglia di Azpilicueta e Nkoulou, di Ayew e Deschamps. Insomma, non esattamente tempi memorabili.

Le prestazioni balbettanti di questo inizio di 2022 non lasciano troppo spazio ai sogni, con la scadente forma di uomini cardine come De Vrij o Lautaro Martinez a ingrigire l’umore. E senza dimenticare l’assenza causa squalifica di Barella, vero top player ammirato anche dallo stesso Klopp.

Così ci si aggrappa all’esperienza e alla classe di Dzeko, alla solidità di Skriniar, alla lucidità di Brozovic, alle folate di Perisic e Dumfries. Con l’obiettivo di mantenere il match in equilibrio e magari provare a strappare un piccolo vantaggio per poi giocarsi la qualificazione nella bolgia di Anfield. Sarà dura, durissima. Ma d’altro canto poter vivere questa notte è già un passo sotto la luce dopo dieci lunghi anni di oscurità.

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