2018

Inter, l’importanza di chiamarsi Joao Mario

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I tifosi dell’Inter non se lo ricorderanno con piacere, ma Joao Mario può essere importante per il futuro neroazzurro

Quando Joao Mario arrivò all’Inter, tutti si aspettavano che raccogliesse l’eredità di Wesley Sneijder, ultimo grande numero 10 visto dalle parti di San Siro. Il portoghese nell’estate del 2016 fu pagato 40 milioni ed arrivò a Milano carico di aspettative, poi però evidentemente deluse. Sotto l’aspetto tecnico è un giocatore indiscutibile ma non ha decisamente il passo e quindi le sue giocate risultano spesso cadenzate, non il massimo della vita in un campionato tanto tattico come quello italiano.

A gennaio è volato in prestito semestrale al West Ham, dove ha messo insieme 14 presenze, 2 gol e 1 assist tra Premier League ed FA Cup. Nei giorni scorsi Joao Mario ha fatto presente che non ha alcuna intenzione di tornare all’Inter, nè di rigiocare nel nostro campionato. Ecco, quindi, che potrebbe diventare un’importante pedina di calciomercato. Per due motivi, il primo è la vetrina del Mondiale e l’altro riguarda le incoraggianti prestazioni di cui si è reso protagonista in Inghilterra. Se dovesse riconfermarsi in Russia, con la maglia del suo Portogallo, ecco che potrebbe trasferirsi nuovamente Oltremanica ed evitare una minusvalenza eccessiva all’Inter. Scambio con Dembelè, come sottolinea Il Corriere dello Sport, ma non solo: è l’estate di Joao Mario.

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