2009

Inter, Leonardo: “Ora parlerà  il campo. No a paura infortuni”

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“Sono stati giorni molto positivi, anche se pochi. à? sempre diverso iniziare a metà  stagione, ma questa squadra ha già  il suo modo di fare. Sono comunque stati giorni importanti per conoscere da vicino i ragazzi e c’è stata una disponibilità  assoluta, anche perchè sanno che non c’è molto tempo, domani c’è una partita importantissima. I giocatori hanno una cultura dell’allenamento grandiosa. Adesso pensiamo a domani, sarà  un grande momento, giochiamo contro la seconda in classifica: eccoci, ci siamo”, ha esordito così Leonardo, nella conferenza stampa della vigilia di Inter-Napoli, gara valida per la 18^ giornata di Serie A Tim 2010-2011, suo primo match sulla panchina nerazzurra.

“Le mie emozioni? Io le vivo, le sento – prosegue Leonardo -, ma la cosa importante è la squadra e io cerco di essere attento a loro. Poi io sono molto aperto, anche a livello emozionale nei loro confronti. Poi l’ambiente è molto importante e Appiano è un posto fantastico”.

“Gli auguri di Berlusconi? Io credo che sia una situazione risolta, io ringrazio e ricambio”, risponde l’allenatore nerazzurro a chi gli chiede conto delle dichiarazioni del suo ex presidente.

Si parla quindi della gara di domani: “Il Napoli è una squadra di grande entusiasmo e ritmo, con identità  di gioco. Ma anche l’Inter è così. Potrebbe essere una partita strategica. Ma per la qualità  che abbiamo siamo pronti. Credo davvero che questa squadra abbia un’identità  positiva, non c’è da inventare. Ci sono tante alternative. L’infortunio Julio Cesar? à? stata una sorpresa, anche se è vero che non ha avuto un anno facile. Castellazzi è più che preparato. Poi le alternative in generale nascono anche dalle situazioni, domani abbiamo due assenti come Sneijder ed Eto’o per esempio. Un rombo? La cosa di dire rombo, mettere numeri, sono etichette”.

“Pensiamo partita dopo partita. Abbiamo delle gare da recuperare e dei punti da recuperare, ma si deve sempre pensare gara dopo gara. I segnali importanti dalla squadra ci sono stati e noi giocheremo la gara di domani, che la più importante, nel migliore dei modi. Utilizzeremo al meglio le nostre risorse. Io non penso al mercato, a niente, solo a domani”, dichiara Leonardo.

A Leonardo viene poi chiesto conto delle voci di mercato riguardanti un interesse per Ronaldinho: “L’ho letto anch’io, ma non cominciamo a fare casino… (sorride, ndr). In questi momenti di mercato si scrivono tante cose. Io con Ronaldinho non ho mai parlato. Comunque qui c’è una struttura che si occupa del mercato e se andiamo a vedere quello che ha fatto Marco Branca sul mercato e anche Piero Ausilio, credo che si tratti di un lavoro straordinario. C’è uno staff consolidato. A tutti i livelli, da Rapetti a Combi, da Baresi a Bernazzani. Uno staff che dà  subito risposte. Io sono contento di questo ritorno positivo e mi sento carico, mi sento bene. E oggi questa squadra deve vivere della consapevolezza della sua forza: quello che ha fatto l’Inter è un qualcosa di enorme. L’Inter vince da cinque anni, con l’ultimo che ne è stato il coronamento. L’Inter, senza mai sedersi, deve vivere di questo: se tu ti senti bene, tutto è più facile. Questa squadra deve andare in campo con la consapevolezza che è la squadra migliore, poi deve ovviamente continuare a mostrarlo. Questa è una squadra con grande voglia”.

“La gerarchia dei miei difensori? La gerarchia è il momento, la gerarchia è chi sta meglio”, spiega Leonardo.

“I tifosi rossoneri ci sono rimasti male? Tutto è importante, non è vero che non me ne frega, ma c’è una tranquillità  nella scelta che ho fatto che mi fa stare sereno. Avendo questa tranquillità  rispetto e accetto tutti questi giudizi, positivi e negativi”.

“Il rientro di Kakà  in campo? Non è mai facile rientrare, ma sono sicuro che tornerà  ai suoi livelli”, risponde l’allenatore quando gli viene chiesto se ha visto la gara di ritorno in formazione del brasiliano con il Real Madrid.

Infine, chiusura sugli infortuni: “La prima cosa che serve per far sparire gli infortuni è non aver paura che gli infortuni accadano. Non abbiamo paura degli infortuni”.

Fonte | Inter.it

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