Inter, le strategie di Ausilio: «No a Cassano, Ranocchia rinnova» - Calcio News 24
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2015

Inter, le strategie di Ausilio: «No a Cassano, Ranocchia rinnova»

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ausilio zanetti inter agosto 2014 ifa

Il dt a tutto campo: «Mancini ha portato un’altra mentalità, Dybala obiettivo difficilmente raggiungibile»

«Abbiamo lavorato molto io e i miei collaboratori in questi mesi e ci sono state parecchie difficoltà. In estate abbiamo costruito una squadra per il 3-5-2 di Mazzarri, poi è arrivato Mancini: se avesse continuato su quella strada, Roberto avrebbe avuto meno problemi all’inizio. Ma abbiamo deciso tutti insieme di portare qualcosa di diverso alla squadra e i risultati si vedranno più avanti». Piero Ausilio, intervistato dai microfoni di Inter Channel, ha risposto alle tantissime domande dei supporters nerazzurri: «Mancini ha portato una mentalità diversa, che ha trasmesso prima alla dirigenza e poi ai giocatori. Napoli? C’è amarezza, avremmo voluto vincere ma dobbiamo guardare anche al bicchere mezzo pieno: c’era in campo sei ragazzi nati dopo il ’91, compreso Santon che era appena arrivato. Siamo fiduciosi per il futuro».

PRESENTE E FUTURO – E se per il presente l’Inter sembra essere a posto così («Con Cassano ci siamo lasciati molto bene, i rapporti sono splendidi ma ciò non significa che tornerà da noi. In attacco siamo al completo»), Ausilio lavora già per il futuro: «Schar è un buon difensore, ma avevamo bisogno di qualcosa di diverso, per questo abbiamo scelto Murillo. Il colombiano non è un acquisto, ma quasi: ricorda Cordoba per intelligenza tattica ed esplosività. Abbiamo agito bene in sede di mercato, perché portare a Milano Shaqiri, Podolski e Brozovic, ma anche Murillo è stato importante. Non fa parte della mia filosofia accontentarmi, ma siamo stati brabi. Shaqiri? L’abbiamo convinto del nostro progetto a medio-lungo termine».

IL CAPITANO – Quanto al futuro di Andrea Ranocchia, uno dei giocatori più discussi dopo il ko di Napoli, il direttore tecnico nerazzurro spiega: «Anzitutto, Andrea non deve dimostrare nulla. E’ un professionista serio, con l’Inter nel cuore. Sta giocando, pur non essendo al meglio: mercoledì sera ha stretto i denti, ma più volte sembrava destinato a lasciare il campo. Il suo è stato un errore che va dimenticato, ma l’errore non è mai solo del singolo. Quanto al contratto, burocraticamente non è stato siglato ancora nulla, ma c’è una stretta di mano e un’intesa già raggiunta. Il suo può essere considerato un rinnovo a tutti gli effetti già avvenuto».

SENZA CHAMPIONS – Sarà fondamentale, per l’Inter, riuscire a tornare in Champions: «Inutile nascondersi: senza terzo posto, mancherebbero risorse per il nuovo mercato e in tal caso qualche giocatore potrebbe partire. A gennaio abbiamo fatto dei sacrifici, qualcuno come Bonazzoli è partito per una somma importante ma grazie a un gentleman agreement con la Sampdoria possiamo controllarne la crescita. Schelotto? Sarà riscattato dal Chievo in caso di salvezza e 25 presenze. Dybala? L’abbiamo cercato in passato, ma non aveva il passaporto da comunitario. Adesso è una trattativa difficile, perchè il Palermo vende bene i suoi gioielli. Lavezzi? Ci piace ma è difficilmente raggiungibile. Osvaldo al Boca? Non conosco i tempi per quello che sarà l’annuncio dell’addio, la trattativa la sta portando avanti il giocatore».

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