2015
Formazioni ufficiali: Inter-Lazio
Mancio vuole mettere altro fieno in cascina e chiede gli straordinari a Melo; biancoazzurri offensivi con Candreva e Matri
Fragranze di panettone si diffondono nell’aria di questo Inter-Lazio, posticipo serale della 17esima giornata del campionato di serie A TIM 201572016. Fragranze dolcissime per Roberto Mancini che, comunque finirà stasera, festeggerà il Natale primo in classifica (con un pensiero costante alla ritrovata corazzata juventina). Sapori salati invece per Stefano Pioli: la sua squadra non vince da sette partite consecutive (cinque sconfitte e due pareggi il suo mesto paniere) e veleggia a quota 20 punti, nè carnè nè pesce. Entrambe le compagini provengono da trascorsi udinesi: e se l’Inter ha maramaldeggiato sabato scorso in Friuli (4-0 per i nerazzurri), l’Aquila ha battuto di misura (2-1) e con molta fatica la compagine bianconera nel recente turno di Coppa Italia. Forse un piccolo indizio statistico su come finirà in campo tra qualche ora…
OUT IL TURBO DI BROZO – L’allenatore marchigiano ha le idee chiare: la Lazio dispone di una difesa fragile come il cristallo (25 reti subìte da fine agosto ad ora) e quindi spazio alla rapida sostanza dei tre trequartisti Perisic, Jovetic e Biabiany in attesa che Icardi faccia vedere i sorci verdi ai centrali biancoazzurri. Out Brozovic, grande confermato della vigilia. E se Matri fosse in serata di grazia? Niente paura: dietro ci sta la garanzia di sicurezza dei confermatissimi Miranda e Murillo con Montoya (molto bravo ad Udine) e Telles pronti all’occorrenza a dare una mano. In mediana inoltre due mastini come Felipe Melo e Medel completano un undici assetato di ulteriori punti.
LE CONTROMOSSE DI UN MISTER PER BENE – Se Atene (leggi: il caso Rudi Garcia) piange, Sparta (la sponda laziale del Tevere) sicuramente non ride. Ragion per cui Pioli fa quel che può (troppo grave l’assenza di De Vrij in questo team…) e schiera in porta Berisha (assente Marchetti per il grottesco infortunio patito contro la Sampdoria) e come cerniera difensiva si affida a Mauricio e Hoedt. In mediana spazio ovviamente all’argentino Biglia con Milinkovic-Savic e Parolo a far da supporto. In attacco belle soluzioni con un ritrovato Matri spalleggiato dalla fantasia di Candreva più un Felipe Anderson ovviamente bello largo sulla fascia (l’anno scorso il brasiliano fece faville da queste parti). Anche qui servono punti come il pane, ma per ragioni differenti. Almeno un pareggio per salvare la panca di un allenatore dalla schiena dritta. Poi, al massimo, se ne riparlerà dalla Befana in poi.
INTER (4-2-3-1): Handanovic; Montoya, Miranda, Murillo, Telles; Medel, Felipe Melo; Perisic, Jovetic, Biabiany; Icardi. A disp.: Carrizo, Juan Jesus, Dodò, D’Ambrosio, Santon, Nagatomo, Brozovic, Guarin, Gnoukouri, Kondogbia, Palacio, Ljajic, Manaj. All.: R. Mancini.
LAZIO (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Milinkovic-Savic, Biglia, Parolo; Candreva, Matri, Felipe Anderson. A disp.: Guerrieri, Matosevic, Prce, Patric, Braafheid, Onazi, Balde, Cataldi, Mauri, Oikonomidis, Keita, Djordjevic. All.: S. Pioli.