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Inter Lazio: 5 motivi per vedere la semifinale di Supercoppa

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Cosa aspettarsi stasera da Inter-Lazio? Ecco i 5 motivi che rendono intrigante la sfida di stasera di Supercoppa Italiana

Cosa aspettarsi stasera da Inter-Lazio? Ecco i 5 motivi che rendono intrigante la sfida di stasera.

1) Tutto a favore dell’Inter. Il pronostico è a senso unico, l’Inter è arrivata in Arabia forte non solo del primato in classifica (e già basterebbe, contando quanti punti ha fatto in campionato), ma anche con la legittimazione data dalla recente tradizione favorevole nella manifestazione. Simone Inzaghi ne ha già vinte 2 in nerazzurro, punta alla quinta personale che lo renderebbe il più titolato nella Supercoppa tra gli allenatori e, dettaglio non banale, ha già battuto Sarri quando lui era laziale e l’avversario juventino.

2) Cavolate. Sono quelle che ha citato ieri Sarri in conferenza per definire un possibile punto di equilibrio, se non proprio di capovolgimento dell’esito registrato in campionato: «Basta non fare le cavolate di un mese fa». Spiegazione di Paolo Tomaselli sul Corriere della Sera: «Già, perché all’Olimpico l’Inter reduce da un lungo tour de force (e senza Pavard e Dumfries sulla destra) ha gestito e vinto una gara nella quale la Lazio ha condotto per 40′ il gioco, venendo punita da un assist involontario di Marusic a Lautaro e poi da un gol di Thuram su un’altra leggerezza difensiva». Insomma, un surplus di attenzione e tutto può cambiare a favore degli sfavoriti.

3) I pensieri extra. Chiaro, Inter e Lazio hanno ben altro obiettivi da perseguire in stagione, compreso fare più strada possibile in Champions League dove li aspettano Atletico Madrid e Bayern. Ma, come ha dimostrato ieri la prima semifinale, si può resettare tutto, guardare al presente e vivere una gara da dentro o fuori con le idee giuste e la testa sgombra da altro.

4) La lista dei duelli. Di motivi interessi nei confronti individuali ce ne sono parecchi. La Gazzetta dello Sport oggi ne ha selezionati 5, vedremo se l’elenco ha centrato il focus o altri protagonisti saranno da prima pagina (chi poteva immaginarsi Zerbin ieri sera?): Lautaro-Romagnoli; Dimarco-Lazzari; Pavard-Zaccagni; Calhanoglu-Cataldi; Mkhitaryan-Guendouzi.

5) Il vuoto dentro. É stato davvero deprimente vedere ieri lo scenario nel quale si è giocato: le immagini dell’Al-Awwal park di Riad sembravano quelle dell’epoca Covid, lo stadio era semivuoto, il dato ufficiale era di 9.762 spettatori, ma non erano più di 6mila in un impianto che ne contiene 25mila. La scorsa settimana le sfide spagnole hanno portato a riempirlo e a sentire cori e pubblico vociante, ieri era un contesto che tutto ha fatto pensare, meno che allo spettacolo. Ci sarà un po’ più di calore questa sera?

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