2018

Inter, la fascia sinistra è un problema: arriverà un aiuto dal mercato?

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Così come contro l’Udinese, l’Inter si gioca la possibilità di vincere la partita per un errore da matita blu di Santon. Ok Rafinha e Lopez, ma quando si sistemerà la fascia sinistra?

Strano pareggio, anomalo e incongruo con l’andamento di un match dove l’Inter ha cercato più insistentemente la vittoria. Due squadre forse distratte dalle voci di mercato in uscita per la Roma (Dzeko e Nainggolan), in entrata per l’Inter (Rafinha e Lopez). L’unico elemento che sembra essere tornato ai livelli accettabili è quello relativo alla condizione fisica: 90 minuti giocati intensamente da entrambe le formazioni. L’analisi alla partita si ferma qui. Bisogna fare una profonda riflessione sui problemi reali di questa squadra. Ci sono discordanze  nella formazione nerazzurra, dotata di giocatori di talento come Handanovic, Skriniar e Icardi e con l’ultimo arrivato Rafinha in rampa di lancio ma che possiede nella sua armatura un punto debole, troppo visibile agli avversari per non essere sfruttato.

Quella fascia sinistra che da settembre è croce e delizia di Spalletti. Se dopo la metà campo c’è un Ivan Perisic devastante, quando vuole, nel reparto arretrato c’è l’imbarazzo, nel vero termine della parola, della scelta. Ogni domenica il tecnico nerazzurro chiude gli occhi e sceglie uno tra Santon, Dalbert e Nagatomo da mandare in campo, sperando di non dover assistere ad orrori come quello di ieri sera o contro l’Udinese. Due errori macroscopici che hanno in comune la stessa firma: Davide Santon. Il gol di El Shaarawy è irreale: lancio lungo di Allison che trova impreparata la linea della difesa nerazzurra e, più di tutti, Santon che con un colpo di tesa all’indietro sciagurato serve invece El Shaarawy omaggiandolo di un assist che trasforma in gol con una discesa a rete che Handanovic non è in grado di leggere al meglio.

Sorvolando sul fatto che il gol nasce nel periodo migliore dell’Inter e salda il debito con la fortuna nerazzurra nella gara d’andata, resta un quesito. In questi ultimi giorni di mercato il club di corso Vittorio ha chiuso per un difensore centrale, indispensabile visto la penuria del reparto e per un trequartista che dalle parti di Appiano sperano possa dare quella brillantezza e imprevedibilità ad un centrocampo spento e stanco. I rumors sulle prossime mosse nerazzurre portano nomi di Sturridge e Ramires. Due giocatori che risolverebbero problemi secondari alla squadra di Spalletti, che invece vorrebbe trovare alla Pinetina un terzino sinistro in grado di stare in campo senza compromettere la gara. La falla nell’undici nerazzurra è troppo grossa per non essere colmata, ma Ausilio e Sabatini non interverranno a gennaio, almeno non in quel reparto. Perchè? Due ipotesi, la prima: il mercato dei terzini sinistri, italiani e stranieri, non offre elementi dal sicuro rendimento e facilmente acquistabili. La seconda, più probabile è che con il rientro di D’Ambrosio, Spalletti sposterà il giocatore campano sulla sinistra con Cancelo a destra, sperando di mettere una pezza almeno fino a giugno.

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