2013
Inter, Kovacic: “Milan attento, daremo tutto per vincere”
MILAN INTER KOVACIC – Arrivato da poco tra le fila dell’Inter, Mateo Kovacic ha già la possibilità di godersi il clima infuocato del derby. Il giovane centrocampista ne ha parlato a La Gazzetta dello Sport, dove ha dichiarato: «Non c’era bisogno che mi raccontassero nulla, mi è bastato vederne alcuni in tv per capire che è il derby più importante d’Italia. Il resto me lo ha spiegato Stankovic, con cui mi capisco bene anche per questioni di lingua: lui ne ha giocati tanti e mi ricordo anche i suoi gol al Milan. Verrà solo mio papà, Stipo. Mia mamma rimane in Croazia perché lavora e deve stare con Jelena e Katarina, le mie sorelle, che vanno a scuola. Isabel, la mia fidanzata? Non può venire, studia anche lei… Se ami il calcio come me, vivi per queste partite: non pensi alla tensione, pensi che le vuoi giocare».
La stellina croata ha poi parlato del rapporto con Stramaccioni: «E’ difficile che mi dica spesso “Fai questo, non fare quello”: mi spinge a giocare il mio calcio, e questo mi piace».
Sul Milan, che ha battuto il Barcellona in Champions, Kovacic ha spiegato: «L’abbiamo visto tutti insieme in hotel, durante la trasferta in Romania: confesso che ero abbastanza sicuro che vincesse il Barcellona, ma il Milan ha giocato una partita fantastica, davvero. Credo che contro di noi giocheranno in modo un po’ diverso, meno difensivo: serviranno velocità, solidità difensiva e coinvolgimento di tutta la squadra nella costruzione del gioco. Attenzione a Balotelli e El Shaarawy, ma sarebbe un errore pensare che siano i loro unici uomini pericolosi».
Kovacic ha poi fissato gli obiettivi personali e parlato di quelli della squadra: «Io do sempre tutto e però sono molto giovane, il mio momento deve ancora arrivare: sono come l’Inter, posso dare molto di più. Io sto dove mi chiede l’allenatore, ma non mi sento mezzala: a me piace stare in mezzo al campo. Giocare in questa squadra non è un peso, è una gioia: io all’Inter sono soltanto grato e sinceramente non riesco a pensare ad altro che a restare qui più a lungo possibile e fare il meglio possibile. A cominciare dal parlare meglio l’italiano: sto prendendo lezioni, l’impatto con la lingua è stato duro, ma conto di imparare velocemente, anche perché in campo voglio comunicare di più con i compagni. Champions League? Sappiamo che arrivare fra le prime tre non sarà facile, ma giochiamo per quello, anche il derby. E io darò tutto, noi daremo tutto».