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Inter, Juve, Roma: tutte le tappe dell’estate di Lukaku (e di Zazzaroni contro tutti)

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Tutto sul calciomercato estivo che ha visto protagonista Romelu Lukaku tra Inter, Juventus e Roma. Tutti i dettagli

La vicenda Lukaku sta volgendo al termine, anche se è più corretto dire che in realtà sta iniziando. L’approdo alla Roma è stata la grande sorpresa, il finale che esalta oggettivamente il grande vincitore dell’estate mediatica del mercato: Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, che ha ingaggiato un duello soprattutto con La Gazzetta dello Sport. Che ha lanciato la clamorosa notizia di Big Rom alla Juve quando era impensabile che il belga arrivasse proprio nella città del suo giornale, che oggi mette a tutta pagina il fotomontaggio del sogno del popolo giallorosso: Lukaku con la maglia della Roma e il titolo “Gigantesco”.
Andiamo a rivedere le tappe principali della narrazione che più ha dominato quest’estate, iniziata peraltro (non è un dettaglio trascurabile, anzi, è un elemento alquanto romanzesco) con Lukaku come il principale sconfitto della finale di Champions League.

1) 17 giugno. Il Corriere dello Sport lancia l’idea che il Chelsea chieda all’Inter Barella proponendo lo scambio con l’attaccante, tornato a Londra ma desideroso di riandare a Milano.
2) 22 giugno. La risposta de La Gazzetta dello Sport propone uno scenario ancora più clamoroso. Con la partenza di Tonali al Newcastle, il Milan andrebbe a prendersi Frattesi e Lukaku. Come sia andata a finire è cosa nota.
3) 4 luglio. Il Corriere dello Sport è convinto che l’Inter abbia un unico pensiero e, seguendolo, Ausilio si reca a casa Chelsea per chiudere l’affare e riportare Romelu a casa
4) 9 luglio. Si sgancia la bomba. Arriva da Roma: «Vlahovic per Lukaku!» e il punto esclamativo oltre che doveroso è la traduzione del sommovimento sentimentale che si genera in due popoli: quello nerazzurro e quello juventino. L’ipotesi è che Dusan valga Lukaku più 25 milioni. Un po’ ovunque, iniziano editoriali e grandi firme con varie considerazioni: non esistono più le bandiere è quella più gettonata. A essere sotto shock sono soprattutto i tifosi eccellenti dell’Inter, Beppe Severgnini in testa: si sentono traditi e non lo mandano a dire al reo.
5) 14 luglio. La Gazzetta non ci sta: la cessione di Onana in Premier è la condizione economica per la quale l’Inter avrà i soldi per il secondo ritorno di Lukaku.
6) 23 luglio. In una situazione di stallo, il Corriere dello Sport rilancia: «Lukaku per forza. Vuole solo la Juve: Giuntoli accelera, Allegri lo aspetta negli States».
7) 31 luglio. Lukaku a mezza bocca dice di non credere all’ipotesi di trasferimento alla Juve. Dalla Capitale insistono: è «un bluff». Anche perché Giuntoli sta cercando in ogni maniera di convincere il Chelsea a buttarsi su Vlahovic, a quanto scrivono.
8) 1 agosto. I due quotidiani concorrenti sono d’accordo: Big Rom sta arrivando alla Juve. La Gazzetta se la prende col tecnico: «Allegri vende il futuro».
9) 6 agosto. Zazzaroni dà la notizia: il giocatore si è sentito al telefono con Allegri.
10) 8 agosto. Anche Tuttosport è convinto: «Lukaku, la Juve insiste».
11) 10 agosto. Esultano a Milano. Ci sono due no: il primo è quello del popolo bianconero che all’Allianz Stadium si ritrova e dice la sua in maniera chiara; il secondo arriva da Londra, il Chelsea blocca lo scambio Lukaku-Vlahovic.
12) 24 agosto. La virata decisiva. Più che una news, è un’invocazione: «Salvali tu», è l’urlo del Corriere dello Sport rivolto a Lukaku. Ma Inter e Juve non ci sono più, è la Roma priva di un vero attaccante a essere chiamata in causa. Come in tutti i gialli che si rispettino, la risoluzione arriva con un finale clamoroso, mai immaginato prima. Anche La Gazzetta non batterà più altre piste, è questa quella giusta. E tutti sono concordi: il gigante è l’uomo giusto per Mourinho. Anzi, con lui non è lontana l’ipotesi scudetto (anche se 1 punto dopo 2 giornate non è il massimo dei presenti)
13) 30 agosto. Si accettano scommesse sui titoli di domani. Quello più scontato, ma anche il più immediato, potrebbe essere «Big Roma». Ci sarà qualcuno che lo farà?

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